Anaao: Ssn ha compiuto 40 anni ma la sua salute è pessima e la prognosi rimane riservata

“Abbiamo soddisfatto i bisogni di salute degli italiani in questi 40 anni di attività Servizio Sanitario Nazionale. Adesso occorre difendere ed innovare il nostro SSN per raccogliere le sfide del futuro” Così Pina Onotri, segretario Generale dello SMI, alle celebrazioni per i 40 anni del SSN, che si sono tenute ieri a Roma.

“In Italia siamo stati capaci di creare un sistema universalistico di cura e di assistenza, superando la frammentazione delle vecchie cassa mutue, legate alle professioni. Il medico di medicina generale – ha sottolineato Onotri – è diventato sempre più il collegamento tra la medicina del territorio e gli ospedali. Ma oggi vi è bisogno di un salto di qualità con scelte nuove ed innovative che proiettino il SSN nei prossimi anni”.

“Medicina di genere, pari opportunità nella professione medica, lotta alla povertà e alle diseguaglianze sociali, nuove cure contro l’invecchiamento della popolazione – ha concluso il segretario generale dello SMI – rappresentano la nuova frontiera del prossimo futuro del Servizio Sanitario Nazionale nel nostro Paese”.

Più dura l’analisi dell’Anaao Assomed.

“Il SSN ha compiuto 40 anni, ma la sua salute è pessima e la prognosi rimane riservata”. L’Associazione punta il dito sul ridimensionamento dell’intervento pubblico, nonché del ruolo e del numero dei medici e dirigenti sanitari. Una strategia “che ha prodotto un peggioramento senza precedenti delle loro condizioni di lavoro, fino a spingerli alla fuga dagli ospedali”.

“Il diritto alla salute, riconosciuto come fondamentale dalla Costituzione, uno e indivisibile, viene già declinato in 21 modi diversi”. Ad affermarlo è il Segretario Nazionale dell’organizzazione, Carlo Palermo -. Le Regioni del mezzogiorno presentano risultati di salute più vicini all’Europa orientale che al Nord dell’Italia. Mentre continua l’attesa da parte di 135 mila medici e dirigenti sanitari, dopo 10 anni di blocco, di un contratto di lavoro che segni un ristoro economico ed un miglioramento delle condizioni di lavoro.

Per l’Anaao, se si vuole davvero “garantire ai cittadini la tenuta del nostro sistema sanitario”, è necessario partire dalle leggi attualmente in discussione in Parlamento. Nello specifico, è necessario che il legislatore restituisca a quel sistema e al capitale umano che vi lavora, la giusta dignità”. Il tutto attraverso finanziamenti e riconoscimenti, economici e normativi tali da poter mantenere l’eccellenza riconosciuta anche dal Presidente della Repubblica nel suo intervento.

 

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