Api, vespe e calabroni sono i nemici numero uno di chi soffre di allergia al veleno da imenotteri che può essere anche molto pericolosa. 

L’estate non è solo la stagione del sole e del mare ma anche della pericolosa allergia al veleno da imenotteri provocata dalle punture di api, vespe e calabroni

I rischi per la salute possono essere altissimi, questa allergia è infatti un’importante causa di morbilità e mortalità in Italia e in tutto il mondo.

Per far chiarezza sulle patologie ad essa correlata è in corso di pubblicazione il volume Criteri pratici sulla gestione della allergia al veleno di imenotteri.

Realizzato da 24 esperti italiani, affiliati alle società scientifiche di allergologia quali Aaiito, Siaaic e Siaip.

Un documento che illustra le ultime evidenze scientifiche correlate alla diagnosi, alla prescrizione della terapia di emergenza e della immunoterapia allergene-specifica con l’obiettivo di favorire la pratica clinica quotidiana e migliorare le conoscenze su questa patologia.

Diffusione dell’allergia al veleno da imenotteri

Secondo i dati di FederAsma  9 italiani su 10 almeno una volta nella vita vengono punti da un imenottero, specie in estate, mentre fino 8 su 100 possono sviluppare una vera e propria reazione allergica.

Secondo i dati del Registro Europeo sull’Anafilassi, su 3.333 casi diagnosticati, l’allergia al veleno di imenotteri è risultata la causa più frequente delle reazioni gravi nella popolazione adulta.

Le reazioni locali estese colpiscono dal 2,4 al 26% della popolazione generale adulta, fino al 38% tra gli apicoltori.

In Europa la prevalenza delle reazioni sistemiche nella popolazione generale è compresa tra 0,3 e 8,9% negli adulti; a seconda degli studi le api sono responsabili del 30%– 45% dei casi.

“Le reazioni locali estese – spiega M. Beatrice Bilò coordinatrice di Punto nel Vivo e specialista in Allergologia degli Ospedali Riuniti di Ancona – campanello di allarme per allergia, sono le reazioni allergiche più lievi, caratterizzate da un gonfiore intenso ed esteso e con una durata superiore alle 24 ore.

Le reazioni allergiche sistemiche possono interessare vari apparati,  come l’apparato cutaneo-mucoso, l’apparato respiratorio fino allo shock anafilattico con perdita di coscienza”.

Approssimativamente è responsabile del 20% dei casi totali di anafilassi fatale in differenti Paesi.

La morte interviene per shock con insufficienza multiorgano entro 10-15 minuti dalla puntura, mentre in circa un quarto subentra per angioedema delle vie aeree superiori.

A livello pediatrico, secondo il Registro Europeo sull’Anafilassi, l’allergia al veleno di imenotteri è la seconda causa di reazioni allergiche gravi (20,2%).

Terapie salvavita

Esistono delle terapie salvavita per arginare questa allergia, anche se poco conosciute. La terapia d’emergenza consiste in adrenalina auto-iniettabile e l’immunoterapia allergene-specifica.

L’immunoterapia è adatta per i soggetti che abbiano presentato una reazione sistemica dopo puntura di imenottero, poiché induce una tolleranza nei confronti del veleno.

L’immunoterapia specifica consiste in 2 fasi: l’induzione e il mantenimento. La prima fase prevede la somministrazione di dosi crescenti di estratto del veleno dell’imenottero pungitore fino al raggiungimento della dose protettiva di 100 mcg.

La fase di mantenimento, invece, prevede la somministrazione del veleno allo stesso dosaggio, in genere da eseguire per almeno 5 anni, ad intervalli di tempo regolari per mantenere lo stato di tolleranza.

L’immunoterapia con veleno di imenotteri presenta un’elevata capacità di protezione che si mantiene non solo mentre viene effettuata, ma anche per molto tempo dopo la sua sospensione.

Le raccomandazioni per il paziente allergico

Chi è affetto da allergia al veleno da imenotteri dovrebbe evitare di stare all’aperto vicino a piante e fiori.

Api, vespe e calabroni sono attratti da profumi dolci come dai deodoranti e dai repellenti per le zanzare.

Indossare poi calori neutri, pantaloni lunghi, camicie a maniche lunghe, cappello, guanti e scarpe.

 

 

Barbara Zampini

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