‘Intesa che va nella direzione opposta a quella in cui dovrebbe andare il sostegno al servizio sanitario nazionale’: così Anaao Emilia Romagna sull’autonomia.

A proposito della pre intesa sull’autonomia firmata da Emilia Romagna, Lombardia e Veneto nei giorni scorsi, è stato diffuso oggi un comunicato a firma di Anaao Emilia Romagna.

Tra luci e ombre, il parere di Anaao sembra tuttavia abbastanza chiaro.

Pur essendoci dei vantaggi indiscutibili, tale scelta andrebbe contro i più basilari principi di equità previsti dal nostro SSN.

“Anche in presenza di elementi del documento sottoscritto dall’Emilia Romagna certamente suscettibili di ripercussioni positive” – scrive Anaao Emilia Romagna – “questa intesa va nella direzione opposta a quella in cui dovrebbe andare il sostegno al servizio sanitario nazionale così come lo abbiamo pensato con la legge 833/1978 che include tra gli obiettivi principali il superamento delle differenze territoriali nelle condizioni socio-sanitarie del Paese”.

Non mancano di certo gli elementi positivi, come la nota di Anaao non manca di sottolineare.

In primis, la possibilità di finanziare autonomamente contratti per le specializzazioni mediche e per la dirigenza sanitaria. Oltre a ciò, l’inserimento degli specializzandi negli ospedali può dare una risposta concreta alle carenze strutturali di medici specializzati. Un tema che, come noto, “tanto scalpore mediatico ha provocato, entrando perfino nella campagna elettorale”.

E non solo. Anche la possibilità di eliminare “vincoli di spesa specifici per il personale” risulta importante.

Permetterebbe infatti lo sblocco delle assunzioni. Circostanze che per Anaao darebbe “un segnale di inversione di tendenza, da noi tante volte richiesto, consentendo di fatto la tenuta del sistema”.

Tuttavia, restano molti dubbi e questioni controverse sul tavolo.

“Rimangono molte perplessità sulla regionalizzazione della istituzione e gestione di fondi sanitari integrativi – afferma la nota – un tema di grande attualità ed importanza che deve essere regolato e normato a livello nazionale, per dare norme generali chiare ed evitare un pericoloso ed ulteriore sbriciolamento del sistema verso una sanità, anziché integrativa, sostitutiva”.

Pertanto, Anaao auspica “un coinvolgimento di tutti gli attori su tutti i temi oggetto della preintesa”.

L’augurio è che “non venga meno il ruolo della nostra Regione, all’altezza della sua storia, nella realizzazione di politiche nazionali capaci di rendere quanto più possibile omogenei i comporta- menti di tutte le Regioni per assicurare a tutti i cittadini l’effettiva parità rispetto ai loro diritti costituzionali”.

 

 

 

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