I limiti di orario imposti dalla nuova normativa vengono rispettati? Qual è l’impegno medio in attività assistenziale o di tirocinio a settimana? Nell’attività assistenziale capita di avere la percezione di essere poco lucido a causa della stanchezza o si sono verificati episodi che hanno messo a rischio la tua salute o quella del paziente?
Queste alcune delle domande che saranno poste, in forma anonima, ai medici specializzandi italiani nell’indagine di Anaao Giovani, avviata a quattro mesi dall’entrata in vigore della legge che introduce anche in Italia il nuovo orario di lavoro. Obiettivo della ricerca tracciare una mappa delle irregolarità commesse e verificare anche l’utilizzo improprio ed eccessivo dei giovanissimi colleghi.
“La legge – si legge in una nota di Anaao Giovani – parla chiaro e anche le interpretazioni dei ministeri della Salute e dell’Università: il nuovo orario di lavoro stabilito dall’Europa vale anche per gli specializzandi. Chi fa fatica ad adeguarsi sembrano essere i direttori delle Scuole di specializzazione che, stando ad alcune segnalazioni raccolte, violano spesso le limitazioni agli orari di servizio e le tutele per quel che riguarda i periodi di riposo”.
Attraverso l’indagine “l’Anaao Giovani offre ai colleghi la possibilità di segnalare contraddizioni e difformità in modo da poter supportare eventuali azioni sindacali, ricordando che l’associazione nei mesi scorsi ha inviato ben due lettere ai rettori, ai presidi delle Facoltà di medicina e ai direttori generali delle aziende sanitarie sollecitando la corretta applicazione delle norme. (adnkronos)