Ivass avvia la consultazione pubblica sul provvedimento che detta le regole per l’ attestato di rischio dinamico. Ecco in cosa consiste

Con l’arrivo dell’ attestato di rischio dinamico, i furbetti della Rc auto non avranno vita facile. Addio, quindi, agli incidenti stradali denunciati in ritardo con relativo cambio della compagnia assicurativa.

Con l’ attestato di rischio dinamico, su cui l’Ivass ha avviato pubbliche consultazioni, cambieranno molte cose.

Oltre a questo, l’Autorità ha comunicato di aver avviato la consultazione pubblica anche per il provvedimento sui criteri di individuazione e le regole evolutive della classe di conversione universale.

Entrambi i provvedimenti saranno sottoposti a consultazione fino al 24 febbraio 2018.

Il regolamento Ivass intende contrastare le frodi sulla Rc Auto.

Le modifiche sono state “determinate dalla necessità di adeguare la normativa secondaria e la disciplina tecnica della Banca Dati degli Attestati di Rischio all’esigenza di valutare la sinistrosità dell’assicurato – tenendo conto – anche dei sinistri pagati fuori dal periodo di osservazione”.

Vale a dire di quelli “pagati dopo la scadenza del contratto, laddove nelle more – l’assicurato abbia cambiato compagnia (cosiddetti sinistri tardivi)”.

Come avverrà tutto questo? Tramita l’introduzione del cosiddetto attestato di rischio dinamico.

Il suo scopo sarà quello di tenere conto anche degli incidenti che l’assicurato non dichiara (o dichiara in ritardo), usufruendo della classe di bonus-malus più favorevole e cambiando compagnia prima che questa possa accorgersene. Ovvero, prima che il sinistro appaia nell’attestato di rischio.

Con l’introduzione di queste norme, “sarà, pertanto, possibile rilevare e valorizzare i sinistri, ai fini tariffari, indipendentemente dalla data di pagamento – con finalità anti-elusive e antifrode a beneficio degli assicurati realmente virtuosi”.

Insomma, da oggi non ci sarà più possibilità di scappare. E, se il cliente va via, potrà essere rintracciato dalla vecchia assicurazione per ottenere la differenza di premio.

Il secondo provvedimento che è stato sottoposto a consultazione riguarda i criteri di individuazione e le regole evolutive della classe di merito di conversione universale.

A questo proposito, le norme introducono benefici. Questi saranno a favore di alcune categorie di assicurati, prima trascurate.

In particolare, è previsto il riconoscimento e mantenimento della classe di merito di conversione universale per alcuni particolari soggetti.

Questi sono il coniuge in regime di separazione legale dei beni, il convivente di fatto e i partner dell’unione civile. Ma anche l’abituale conducente di un veicolo intestato ad un soggetto portatore di handicap e il convivente che abbia acquisito la proprietà del mezzo a titolo ereditario. Infine, per chi utilizza il veicolo in leasing operativo o finanziario, o di noleggio a lungo termine.

 

 

 

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