La Cassazione ha ribadito il principio secondo cui è illegittima la multa elevata per mezzo di autovelox a funzionamento automatico con contestazione differita sulle strade urbane che non siano di scorrimento

No agli autovelox a funzionamento automatico con contestazione differita sulle strade urbane che non siano di scorrimento che non siano di scorrimento. E’ quanto ribadisce una recente sentenza della Corte di Cassazione (n.16622/2019) confermando il precedente orientamento giurisprudenziale in materia.

I Giudici Ermellini si sono pronunciati sul ricorso presentato da un automobilista in relazione a un verbale di accertamento elevato nei suoi confronti dalla Polizia municipale di Firenze per  violazione dell’art. 142, comma 8, c.d.s., ovvero per aver circolato con il proprio veicolo in un viale urbana  alla velocità di 76 km/h (ridotta a 71 km/h, per il computo della prescritta tolleranza), in violazione del limite di 50 km/h vigente su quel tratto di strada.

Il Tribunale del capoluogo Toscano, in secondo grado di giudizio, aveva ritenuto, in particolare, che la qualificazione del viale in questione come strada di scorrimento fosse corretta, avendone le caratteristiche strutturali, con la conseguenza che il posizionamento di un autovelox fisso e la contestazione differita dell’accertamento della violazione in questione si sarebbero dovuti considerare legittimi.

La Cassazione, nel pronunciarsi sulla vicenda esaminata , ha chiarito che l’infrazione rilevata con autovelox su strada urbana di scorrimento è illegittima quando manchi il provvedimento prefettizio di installazione e soprattutto quando la strada presenti caratteristiche tali da non poter essere catalogata come strada di scorrimento. Inoltre,  anche in presenza di provvedimento prefettizio occorre tenere presente le caratteristiche della strada e accertarsi che il posizionamento dell’autovelox sia così legittimo. Nel caso in esame i Giudici del Palazzaccio hanno ritenuto non sussistenti  tali condizioni accogliendo quindi il ricorso e rinviando la questione al Tribunale monocratico di Firenze per un nuovo giudizio.

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