Respinte dal Ministero 332 richieste di abilitazione di avvocati made in Spain

Rigettate 332 richieste di abilitazione presentate dagli abogado, gli avvocati made in Spain. La Direzione Generale della Giustizia Civile del Ministero della Giustizia con la nota del 12 maggio scorso rigetta la domanda di abilitazione presentata da cittadini italiani che hanno acquisito il titolo di avvocato in Spagna.
I 332 candidati, conseguita la Laurea in Giurisprudenza presso atenei italiani, hanno poi presentato – in data successiva al 31 ottobre 2011 – una richiesta di omologazione del titolo in Spagna, accolta dal Ministero de Education spagnolo dopo aver accertato il superamento degli esami previsti. In seguito i candidati si sono iscritti al Colegio de Abogados spagnolo.
L’omologazione del titolo è un puro escamotage burocratico. Grazie a questa procedura gli avvocati made in Spain ottenevano il titolo professionale di avvocato in Spagna per poi chiederne il riconoscimento in Italia, potendo esercitare regolarmente la professione. Il Ministero della Giustizia italiano insospettito da tale pratica ha avviato delle indagini per verificare la conformità del titolo presentato dagli avvocati made in Spain.
Con una conferenza di servizi, nel 2014 si chiede di sospendere le pratiche relative alle richieste di abilitazione da parte degli avvocati made in Spain, in attesa di una risposta sulla conformità del titolo da parte delle autorità competenti in Spagna. Secondo il Ministero de Justicia spagnolo chi richiede l’omologazione del titolo straniero, dopo il 31/10/2011, deve frequentare “un master specifico accreditato e superare l’esame” altrimenti “la sua iscrizione al Colegio de Abogados è irregolare e deve essere annullata”. Sono esentati da questa disposizione solamente “coloro che hanno chiesto l’omologazione entro il 31/10/2011 e si iscrivono a un Colegio de Abogados entro il termine di due anni dal conseguimento dell’omologazione”.
Alla luce delle precisazioni delle autorità spagnole, una conferenza di servizi nel giugno del 2016 ha deliberato all’unanimità di rigettare le domande di riconoscimento del titolo degli avvocati made in Spain che non abbiano completato il ciclo di formazione complementare, presentando la domanda di omologazione al Ministero spagnolo dopo il 31/10/2011. Il Ministero della Giustizia italiano invita inoltre i COA a verificare se ai 332 avvocati made in Spain a cui è stata respinta la domanda abbiano presentato istanza anche come avvocati stabiliti nei competenti consigli territoriali. In tal caso le domande andranno respinte o cancellate le iscrizioni già avvenute perché mancanti dei necessari requisiti.

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