Il Guardasigilli, incontrando il presidente del Consiglio nazionale forense Andrea Mascherin, ha espresso tutto il suo favore per la proposta di inserimento dell’avvocato in Costituzione

L’inserimento dell’avvocato in Costituzione è una svolta ‘fondamentale’. Sancisce l’importanza del ruolo degli avvocati come “pilastro per il diritto alla difesa e della tutela dei diritti dei cittadini”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede nel corso di un incontro con il presidente del Consiglio nazionale forense Andrea Mascherin.
“È davvero emozionante – ha spiegato il Guardasigilli – che l’avvocato possa entrare in Costituzione, com’è giusto che sia.

Il ministro della Giustizia è l’unico citato dalla Carta, è citata anche la magistratura e per chiudere il cerchio è giusto che sia citato anche l’avvocato”.

Il Ministro si è quindi soffermato sull’importanza del dialogo intrapreso questi mesi con il Cnf e con il presidente Mascherin, “un punto di riferimento costante, un interlocutore prezioso anche nello scoprire le divergenze rispetto ad alcune proposte, ma sempre con assoluta lealtà”.
“Un momento fondamentale per me in questo rapporto – ha proseguito Bonafede – è stato il tavolo che abbiamo portato avanti sia per la riforma del processo civile che per il processo penale. Credo sia stato un momento in cui abbiamo creato un metodo nuovo, in cui il ministro prima di parlare con le parti politiche si vuole confrontare con gli addetti ai lavori”.

Mascherin da parte sua ha sottolineato l’impegno, come avvocatura,  a condividere con il ministro Bonafede un percorso di costante confronto sui temi della giustizia, con esiti importanti.

Il riferimento è proprio al sostegno avuto per il progetto di inserimento del ruolo dell’avvocato in Costituzione, il cui disegno di legge è ora assegnato alla commissione Affari Costituzionali del Senato.
Il presidente del Cnf ha anche espresso soddisfazione per il recepimento di molte delle osservazioni svolte dalle componenti dell’avvocatura sulle modifiche al processo civile e penale. Così come sul fatto che stia per approdare al Consiglio dei ministri la riforma del patrocinio a spese dello Stato, che verrà esteso alla negoziazione assistita. Mascherin, inoltre, ha evidenziato l’importanza di portare avanti con il governo una rivisitazione della norma sull’equo compenso. Ciò “al fine da garantirne il rispetto da parte di tutti, compresa la PA”.
“Altre cose, come la prescrizione, che io definisco eterna, alcuni passaggi del decreto spazza corrotti – ha aggiunto – non le condividiamo e il ministro lo sa. Ma speriamo di continuare a discuterne con lealtà, affinché, sperimentati questi istituti, si possa poi anche rivederli”.
 
Leggi anche:
SETTORE GIUSTIZIA, BONAFEDE: AVVOCATURA CENTRALE PER IL RILANCIO
 
 

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui