Aperta un’inchiesta  per fare chiarezza sul decesso di un bimbo di tre anni, assistito poche ore prima presso l’ospedale di Licata. Al vaglio della magistratura la condotta di un medico del Pronto soccorso e di due camici bianchi del reparto di pediatria

Tre medici in servizio presso il nosocomio di Licata risultano indagati nell’ambito dell’inchiesta sul decesso di un bimbo di tre anni e mezzo, nell’agrigentino. L’ipotesi di reato a loro carico è di omicidio colposo. Lo riferisce il quotidiano La Sicilia.
Secondo quanto ricostruito, il piccolo sarebbe stato visitato, in seguito a un malore, dal medico del poliambulatorio del paese di residenza, Palma di Montechiaro. Su suggerimento del camice bianco sarebbe quindi stato trasportato all’ospedale di Licata. Qui i sanitari del pronto soccorso, dopo aver prestato le cure del caso, ne avrebbero disposto le dimissioni.

Le condizioni del bimbo, tuttavia, nel corso delle ore successive sarebbero peggiorate, tanto da rendere necessaria una nuova corsa in ospedale. Per lui, tuttavia, non ci sarebbe stato nulla da fare.

Sul caso la Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta mirata a fare chiarezza sulle cause del decesso, nonché su eventuali responsabilità da parte del personale medico. La magistratura ha quindi disposto lo svolgimento dell’esame autoptico, i cui esiti sono attesi entro sessanta giorni, e l’iscrizione nel registro degli indagati di tre sanitari. Si tratterebbe, nello specifico, di un medico del Pronto soccorso e di due professionisti del reparto di pediatria.
Gli avvisi di garanzia, sottolinea la Sicilia, rappresentano un atto dovuto proprio in vista degli accertamenti medico legali che dovranno fare piena luce sulla tragedia.
 
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