Presentato un emendamento alla Manovra che rispristina il bonus bebè per il 2019 nell’ambito di un pacchetto di misure per ampliare i benefici delle famiglie

Un finanziamento da 444 milioni per rinnovare il bonus bebè, in scadenza a fine anno, con una maggiorazione dell’assegno del “20% per ogni figlio successivo al primo”. Lo ha annunciato il ministro per la Famiglia, Lorenzo Fontana, illustrando gli emendamenti alla manovra depositati in commissione Bilancio alla Camera. Le nuove misure prevedono poi per gli assegni alle famiglie due fasce di reddito, fino a 7 mila e da 7 a 25 mila euro.

Con il nuovo fondo per incentivare la natalità – ha affermato Fontana – “abbiamo voluto perfezionare il meccanismo precedente e rendere le misure più efficaci”. Il Ministro ha sottolineato come i dati emersi dall’impiego del precedente bonus bebè (periodo 2015-2017) abbiano evidenziato un allarmante calo demografico di 22mila neonati. Il tutto con una contrazione del 16% nel periodo 2008-2016 sui figli di ordine successivo al primo.

“Era quindi fondamentale – ha sottolineato Fontana – operare una riflessione, quindi potenziare e ristrutturare la misura, che il precedente governo aveva peraltro previsto in scadenza. Ho inoltre inserito il nuovo incentivo in un più ampio ‘pacchetto’ di misure, organico e strutturato, per ampliare benefici e risposte alle famiglie. Si tratta del primo passo di un percorso che nel corso dei prossimi anni mi auguro ci porterà ad avere una politica di rilancio demografico completa ed efficace, anche con un codice specifico a favore della famiglia e dell’incremento della natalità”.

Tra gli altri interventi, nel ‘pacchetto famiglia’ è inserito uno stanziamento di 40 milioni di euro per il congedo di 4 giorni per i neo papà.

Prevista poi l’istituzione di un “Fondo di sostegno per le crisi familiari” di 10 milioni di euro annui. Raddoppiate, da 400 a 800 euro, anche le detrazioni fiscali per i figli con disabilità.

In base alla proposta, le neo mamme potranno scegliere se accedere a un periodo di tre mesi di maternità retribuita al 60% oppure di sei mesi di maternità retribuita al 30. Infine, il Ministro ha presentato un emendamento per il rifinanziamento del cosiddetto voucher baby sitting, per  complessivi 50milioni di euro. Lo stanziamento è rivolto sia alle lavoratrici autonome che alle lavoratrici dipendenti.

 

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