La Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia insieme ad Aogoi e Agui ha stilato un decalogo di buone pratiche in ginecologia

Un decalogo essenziale di informazioni utili denominato “ Buone pratiche in ginecologia ” è stato stilato dalla Sigo (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) insieme a Aogoi (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani) e Agui (Associazione Ginecologi Universitari Italiani).

Il decalogo della Buone pratiche in ginecologia è stato presentato al Congresso Nazionale congiunto delle tre società scientifiche dal titolo “Obiettivo donna: la buona pratica medica” in corso a Roma.

Molte le domande frequenti alle quali il decalogo delle Buone pratiche in ginecologia ha fornito risposte.
I vaccini faranno male? Il riposo forzato a letto è utile in gravidanza a rischio? Qual è il giusto numero di ecografie?

Per capire cosa è giusto fare (e non fare), le società scientifiche hanno voluto mettere nero su bianco indicazioni ad hoc.

Con qualche sorpresa. Le tematiche inerenti la gestione di casi a basso rischio, infatti, “sono quelle maggiormente ricche di incognite e sorprese”.
Ad affermarlo sono stati  Domenico Arduini e Marco Bonito, Presidenti del Congresso.
“È fondamentale dare una corretta e completa informazione alle donne – ha detto Arduini – anche spiegando loro che la medicina non è onnipotente, ma è una materia estremamente complessa”.
Per questa ragione, “concentrarci sulle buone pratiche è essenziale anche riportando alla luce, grazie alle conoscenze attuali, un buon utilizzo delle tecnologie disponibili”.
Insomma, l’importanza delle buone pratiche in ginecologia passa anche per iniziative di questo tipo, atte a divulgarle.
Un focus è stato poi dedicato anche agli aspetti medico legali alla luce della nuova normativa sulla responsabilità civile.

Ma vediamo quali sono alcuni “veri” e “falsi” nella pratica del ginecologo.

Un “falso” ad esempio, è quello secondo cui il riposo al letto in caso di gravidanza complicata è sempre necessario.
“L’indicazione di restare a riposo totale – dichiara Elsa Viora, Presidente di Aogoi – è utile solo in rarissimi casi specifici”.
Inoltre, una immobilità prolungata può anche esporre a rischi. Tra questi, quello di una trombo-embolia e la riduzione della massa muscolare.

E le ecografie essenziali, è vero che siano tre?

Anche questo è falso, secondo il decalogo. Le ecografie essenziali, anche secondo il disposto dei nuovi Lea, sono due.
Per la Presidente Aogoi, sono una nel primo trimestre e l’altra nel secondo, tra la 19a e la 21a settimana. Una eventuale ecografia nel terzo trimestre, tra la 30a e la 32a settimana, va valutata caso per caso.

Un altro “falso” che troviamo nel decalogo è che la diagnosi preimpianto sia indicata per tutte le coppie fertili.

“La diagnosi preimpianto – ha precisato Viora – può essere effettuata soltanto alle coppie che ricorrono alle tecniche di procreazione medicalmente assistita”.
In particolare, si parla di quelle ad alto rischio riproduttivo di patologie genetiche.
Questo perché in grado di rilevare eventuali malattie ereditarie gravi, evitando così di dover ricorrere all’aborto.
Per tutte le altre coppie a basso rischio, non vi è indicazione ad eseguire la diagnosi preimpianto.
“Tranne – specifica Viora – che debbano ricorrere a tecniche di fecondazione assistita e siano correttamente informate dei limiti di tale indagine”.

E i vaccini in gravidanza? Sono pericolosi?

La Presidente Viora ricorda che “i vaccini in gravidanza non sono pericolosi, ad eccezione di quelli vivi attenuati”. In ogni caso va valutato il rapporto tra costi e benefici per la donna.

Quanto alle vampate in menopausa, non esistono soltanto soluzioni ormonali per ridurle.

È infatti possibile ricorrere a trattamenti alternativi con i fitoestrogeni. Questi, avendo una struttura simile a quella degli estrogeni prodotti dalla donna, aiutano a riequilibrarne l’assetto ormonale.

Gli esami del sangue sono sempre necessari prima di iniziare la contraccezione ormonale?

No, falso. Gli esami ematologici, infatti, non sono considerati un requisito preliminare all’inizio della contraccezione ormonale. Questo accade nelle donne a basso rischio per le quali non sono ricercati anche benefici extra-contraccettivi.
Passiamo ai “vero” enunciati dal decalogo delle buone pratiche.

L’ecografia pelvica e il Pap-test vanno eseguiti ogni anno, insieme alla visita ginecologica.

Ci sono però alcune eccezioni. Ad esempio, le donne che hanno effettuato la vaccinazione per il papilloma virus possono osservare intervalli più dilazionati, fino a tre anni, fra un controllo e l’altro.
Quanto alle donne che presentano un rischio familiare di tumore ovarico o della mammella, “finché sono giovani e mantengono quindi le ovaie, devono praticare l’ecografia pelvica ogni 4 mesi”, afferma Scambia.
Ancora: l’incontinenza urinaria si può prevenire, oltre che curare. Come? La ginnastica perineale, eseguita sia nell’immediato post parto, può consentire di conservare il giusto tono dei muscoli perineali e mantenerne la funzionalità.
Per quanto riguarda la somministrazione di progesterone in gravidanza, è vero che essa può ridurre il rischio di parto pretermine.
“La somministrazione di progesterone alle donne che portano avanti una gravidanza singola e che abbiano già avuto un parto prematuro – ha detto la Presidente Aogoi – può ridurre il rischio di parto pretermine prima delle 34 settimane, di mortalità, perinatale, di peso alla nascita inferiore ai due chilogrammi e mezzo, di ricorso alla terapia intensiva neonatale”.  Per contro, prosegue la Presidente Agoi, “il progesterone somministrato nelle gravidanze gemellari non riduce il rischio di parto pretermine”.

Infine, un vero/falso. Quello cioè secondo cui sia possibile fare diagnosi precoce dei tumori dell’endometrio.

“E’ ragionevole affermare – ha ammesso Scambia – che per alcuni tipi di tumori dell’endometrio, in particolare quelli ormono-dipendenti, siamo molto vicini all’obiettivo della diagnosi precoce, attraverso un impiego sistematico dell’ecografia transvaginale e della citologia endometriale”.
Per quanto riguarda invece altri tipi di tumori dell’endometrio, che sono in realtà meno frequenti e ricordano di più il tumore ovarico, “siamo purtroppo ancora molto lontani dall’obiettivo della diagnosi precoce”.
 
 
LEGGI ANCHE:
ANEMIA IN GRAVIDANZA, IL FERRO PER VIA ENDOVENOSA È PIÙ EFFICACE

- Annuncio pubblicitario -

1 commento

  1. Da QS dove è riportata intervista : “È fondamentale dare una corretta e completa informazione alle donne……?. concentrarci sulle buone pratiche è essenziale ……..un buon utilizzo delle tecnologie disponibili. ……ricordare, a noi stessi in primis, l’importanza delle buone pratiche. …..”.
    BENE completa informazione e che si evinca ciò dalle documentazioni cliniche rilasciate ai pazienti … informazioni corrette e totali, consenso scritto e riportato in cartella per tutte quelle procedure che possono causare danni … come episiotomie, ventose, kristeller … cosa per altro già consigliato di fare delle linee guida rcog, le più usate in campo ostetrico … e molto altro … che spesso le cartelle “laconiche” purtroppo non riportano.
    Buone pratiche di cui le donne devono e hanno il diritto di essere informate e che si evinca dalle documentazioni che queste pratiche siano state adottate e che non si ricostruiscano con illazioni solo se dobbiamo difenderci. Il medico è tenuto per il ruolo che ricopre a riportare tutto in cartella .. non solo per legge ma anche per il giuramento fatto e per il codice deontologico.
    Buon utilizzo delle tecnologie … quindi uso anche delle ecografie intrapartum per definire posizioni e stazioni fetali prima di parti operativi destruenti con ventose e manovre collegate…. come di fatti le ultime linee guida rcog consigliano … e lo stesso Prof Arduini consigliava già da tempo….
    Importanza delle buone pratiche… sia quando agiamo sia quando dobbiamo, non solo negli audit clinici, valutare l’ accaduto in base alla documentazione e ai danni… insomma onestà intellettuale..
    “Tutelare la sicurezza delle donne in tutte le fasi della loro vita e in particolare nel parto è il nostro obiettivo”
    Vero …la diade madre feto… e secondo voi lo facciamo quando neghiamo un cesareo e arriviamo a rendere incontinente una donna rovinando il pavimento pelvico o non salviamo un bimbo perché a tutti i costi abbiamo risparmiato un cesareo e abbiamo usato ventose, kristeller abuso di ossitocina e ampie episiotomie etc…..? Questa è la tutela delle donne.?!
    “….particolare attenzione sulla gestione clinica e strumentale della paziente a basso rischio, puntando i riflettori anche sugli aspetti medico legali alla luce della nuova normativa sulla responsabilità civile”.
    Gestione clinica e strumentale……se in un travaglio si arriva a usare strumenti o manovre che possono causare danni come quelle già menzionate, la donne deve essere pienamente informata e informata dell’ alternativa sicura (In questo caso cesareo ) come la rcog riporta e se non vi è traccia documentale del consenso altro che responsabilità civile … la costituzione su questo è chiara per tutte le branche mediche… compresa l ostetricia….e anche il codice deontologico.
    “La parola d’ordine è quindi guardare alla donna a 360°”.
    La violenza ostetrica di cui molto si è parlato in questi giorni non sembra confermare l’idea di una donna guardata a 360 gradi ma piuttosto di una donna contenitore visto che per molte manovre, che possono causare danni al pavimento pelvico, non sembra essere per qualcuno neanche necessario uno straccio di consenso informato. …
    “9. L’incontinenza urinaria si può prevenire, oltre che curare. VERO”
    VERO …. cominciando in sala parto evitando l’abuso di ventose, episiotomie, kristeller, lunghi travagli , abuso di ossitocina… tutto per dimostrare di aver risparmiato un cesareo, causando lacerazioni e danni al pavimento pelvico inemendabili…. ricordo che l’OMS non dice di ridurre a tutti i costi il tasso dei cesarei ma di mettere al centro il benessere della diade MADRE FETOnon del solo feto. I danni derivanti dall’ uso di queste manovre sono ben noti e riportate sia dalla rcog che in tutta la letteratura…..

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui