Dal 1° gennaio sono state implementate le indicazioni degli standard di servizio per le istruttorie di cancellazione dalla Cassa Forense

Sono in vigore dal 1° gennaio 2018 i nuovi standard di servizio per le istruttorie di cancellazione dalla Cassa Forense da parte dei praticanti avvocati.

La cancellazione dalla Cassa Forense da parte dei praticanti avvocati (ex art. 6, comma 2, lett. b del regolamento attuativo della riforma 247/2012) viene deliberata dalla giunta esecutiva su apposita domanda dell’interessato.

La domanda di cancellazione deve essere obbligatoriamente compilata sul modulo reperibile sul sito stesso dell’ente. Basta accedere nell’area “documentazione – modulistica – iscrizioni e cancellazioni”, e andare a questo link.

Ma come funziona la procedura?

Una volta pervenuta la domanda di cancellazione, questa viene protocollata e inoltrata al servizio competente di Cassa Forense per l’apertura dell’istruttoria.

Quando vengono effettuate le opportune verifiche circa la sussistenza dei requisiti necessari per l’esercizio di tale facoltà (chiedendo, ove necessario, integrazioni di documentazione), la pratica viene definita.

Ciò avviene con delibera della Giunta Esecutiva e l’esito viene comunicato all’interessato mediante pec o raccomandata.

La procedura deve essere completata secondo i tempi standard di 120 giorni solari.

Tale periodo è calcolato “dalla data di protocollazione della domanda alla data di delibera da parte della Giunta Esecutiva”.

La Carta dei servizi di Cassa Forense è il documento che definisce le strategie dell’ente “nello svolgimento delle attività istituzionali”. Inoltre, “fornisce informazioni sui servizi erogati, con le indicazioni degli standard di servizio per le principali attività previdenziali e assistenziali e dei tempi massimi dei procedimenti”.

Oltre all’implementazione degli standard di servizio relativi alle istruttorie per la cancellazione dalla Cassa Forense da parte dei praticanti avvocati e alla riduzione dei tempi di lavorazione di altre istruttore, la nuova Carta è stata modificata anche con riferimento alle richieste dei Durc (certificati di regolarità contributiva) e all’assistenza in favore dei familiari disabili.

 

 

 

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