Vi presento un caso nel quale un vuoto di prescrizione (che potrebbe anche essere dovuto alla effettiva assenza di assistenza medica) è costato la vita di un uomo, in termini di perdita di chance.

Ho letto la relazione di questo collega medico legale che nella sua sintesi ha precisamente inquadrato le criticità della questione:

  • Mancata assistenza o mancata trascrizione?
  • Mancata trombolisi e/o rittardata somministrazione di antibiotico terapia?

Io aggiungerei:

  • Perché non è stato fatto un riscontro diagnostico?

Se fosse adeguata la diagnosi di dimissioni (decesso) scritta in cartella, effettivamente la ricostruzione controfattuale fatta dal collega (seppur sintetica e apprezzabile dai più esperti) non fa una grinza.

In quali termini il paziente ha perso delle chances di sopravvivenza?

Una trombolisi e un’antibioticoterapia avrebbe veramente fatto “acquistare” al paziente una chance di sopravvivenza maggiore del 50%?

Certo sarà interessante vedere cosa ne penserà il medico fiduciario di compagnia che analizzerà il caso o comunque un ctu per conto del magistrato.

Pubblicheremo tutto quando avremo dei dati concreti, nel frattempo potete scrivere alla email galipo@libero.it ogni vostra impressione sul caso e spero che gli internisti dicano la loro.

Una buona lettura della relazione qui allegata.

LEGGI LA RELAZIONE TECNICA

Dr. Carmelo Galipò

(Pres. Accademia della Medicina Legale)

Assistenza Medico Legale
Ti serve un consiglio sulla questione trattata?
Scrivici a redazione@responsabilecivile.it o con whatsapp al numero 3927945623

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