Il bimbo è nato con lesioni gravissime. I camici bianchi avrebbero inoltre alterato la cartella clinica della paziente

Tre medici dell’Ospedale Santo Bambino di Catania sono stati sospesi su disposizione della Procura distrettuale del capoluogo siciliano dopo la denuncia presentata dai familiari di un bimbo nato a luglio 2015 con lesioni gravissime; la diagnosi parla di encefalopatia ipossico-ischemica, tetra paresi spastica, grave ritardo neuro psicomotorio, indebolimento del tronco neuroencefalico.

Si tratta, in particolare, di due dottoresse che non avrebbero effettuato un cesareo per non andar via dall’ospedale oltre l’orario previsto del cambio turno alterando, oltretutto, la cartella clinica della paziente. La donna avrebbe avuto cinque episodi di bradicardia nel giro di poco più di un’ora; condizioni che avrebbero richiesto, secondo i protocolli, un cesareo immediato. I due medici indagati, tuttavia, le avrebbero somministrato, secondo la ricostruzione riportata dal Corriere del Mezzogiorno, dell’atropina, simulando la regolarità del tracciato; inoltre non avrebbero informato il personale del turno successivo sullo stato della gestante.

Al nome delle due dottoresse si aggiunge, nel registro degli indagati, anche quello di un terzo camice bianco che, pur non essendo a conoscenza dell’operato delle colleghe, avrebbe agito con negligenza,  praticando per due volte alla paziente le manovre di Kristeller, una pratica bandita dalle linee guida. Il medico non avrebbe poi contattato in tempo il neonatologo che, infatti, “effettuava il proprio intervento di rianimazione con gravissimo ritardo”; inoltre, anche lei avrebbe omesso alcuni dettagli in cartella clinica.

Presso il nosocomio catanese, secondo la Procura, la redazione delle cartelle successivamente all’insorgere dell’avvenimento clinicamente rilevante sarebbe una “prassi instaurata dai sanitari, e talvolta anche imposta alle ostetriche, e finalizzata ad occultare le prove di eventuali responsabilità mediche”. Al riguardo la direzione dell’Azienda sanitaria ha fatto sapere di non voler esprimere giudizi, in attesa del responso dell’inchiesta avviata dalla Magistratura, oltre che di un’indagine interna.  “Abbiamo sospeso immediatamente i tre medici – ha affermato il Direttore sanitario -, e stiamo cercando di sostituirli per continuare a dare un servizio pubblico in una struttura, come l’ospedale Santo Bambino, alla quale si rivolge ogni anno un imponente numero di donne e gestanti”.

 

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