Il ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, vorrebbe reintrodurre la cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività.

Il Jobs Act l’aveva cancellata, ma adesso, la Cigs straordinaria per cessata attività potrebbe essere reintrodotta.

La proposta arriva direttamente dal ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, che vorrebbe ripristinare lo strumento cancellato dal governo Renzi. Ma i nodi da sciogliere sono molti e riguardano soprattutto le coperture economiche,

Il ministro e vicepremier, intervistato dal Corriere della Sera, ha ribadito la sua volontà di voler ripristinare la Cigs straordinaria per cessata attività.

“Viste le crisi che ci ha lasciato il precedente Governo si impone un decreto legge per ricostituire la cassa integrazione per cessazione”, ha affermato.

È noto, infatti, che i decreti attuativi del Jobs Act, la riforma del lavoro del governo Renzi, avevano eliminato, dal primo gennaio 2016, la possibilità di accedere al trattamento straordinario di integrazione salariale per la causale di cessazione di attività anche parziale.

Per via di quella modifica, le imprese che hanno cessato l’attività o hanno ceduto un ramo d’azienda non hanno avuto più accesso alla cassa integrazione straordinaria.

Qualche giorno fa, incontrando i lavoratori dello stabilimento Bekaert, Di Maio aveva già anticipato quali fossero i due provvedimenti in programma, per aiutare gli operai a rischio licenziamento.

In primo luogo aveva parlato di reindustrializzazione del sito. In secondo luogo, non aveva fatto mistero di voler reintrodurre la reintegrazione della cassa integrazione. Questa è stata eliminata dal Jobs act nei casi di chiusura per cessazione di attività.

“Mi sto battendo per risolvere il problema degli imprenditori che se ne vanno all’estero aveva detto Di Maio – come ha fatto la Bekaert, prima se un’azienda delocalizzava i lavoratori avevano la cassa integrazione per 36 mesi, circa l’80% dello stipendio. Da quando il Jobs act l’ha eliminata finiscono nel vortice dei centri per l’impiego a 50 o 60 anni. Finché non li riformeremo queste famiglie hanno bisogno di aiuto”.

Incognita coperture finanziarie

Ma sulla proposta di Di Maio, come riporta il Sole 24 Ore, pesa l0incognità delle coperture finanziarie. C’è da capire come finanziare la Cigs straordinaria per cessata attività.

Questa infatti dovrebbe durare dai 6 ai 12 mesi ed essere vincolata all’esistenza di un aspirante acquirente se non dello stabilimento, almeno dei macchinari.

I tecnici, intanto, lavorano per trovare una soluzione.

Qualora si pensasse a un intervento selettivo e non generalizzato, servirebbero, secondo le prime stime, 140 milioni per le prestazioni e 110 milioni per i contributi figurativi.

Da chiarire – poi – se il futuro finanziamento sarà interamente statale o se verrà chiesto anche un contributo alle imprese.

 

Leggi anche:

AMMORTIZZATORI SOCIALI: PROROGA PER LA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui