L’Agenzia italiana del Farmaco ha dato l’ok al farmaco di MSD, disponibile in regime di rimborsabilità in fascia H contro il Clostridium difficile

L’AIFA ha approvato, in regime di rimborsabilità in fascia H, un farmaco contro il Clostridium difficile.

Si chiama bezlotoxumab, ed è un anticorpo monoclonale di MSD. Si tratta, come specifica Aifa, del primo farmaco indicato per la prevenzione delle recidive di infezione da Clostridium difficile (CDI) nei pazienti adulti ad alto rischio di recidiva di CDI.

Come noto, l’infezione da Clostridium difficile è una tipica infezione nosocomiale.

Essa è inoltre la principale causa di diarrea correlata all’assistenza sanitaria.

Tale infezione è particolarmente diffusa negli ospedali e nelle strutture a lunga degenza e colpisce principalmente i soggetti immunocompromessi e gli anziani.

Cos’è il Clostridium difficile

Si tratta di un batterio GRAM+ sporigeno. Esso produce tossine che vanno a danneggiare la mucosa intestinale causando diarrea, anche grave.

Tuttavia, è possibile debellare il batterio attraverso un’appropriata terapia antibiotica, anche se le sue tossine possono persistere nel nostro organismo.

Accade infatti che anche dopo qualche settimana dal termine della terapia, in un caso su 42, possono ricominciare a replicarsi i batteri provocando le recidive.

Le recidive

Dopo la prima recidiva, fino al 45-65%3 dei pazienti è a rischio di nuovi episodi.

Questi ultimi causano spesso una progressiva debilitazione dell’organismo, che in alcuni casi aumenta il rischio di morte del 41%4.

Basi pensare che oltre l’80% dei decessi dovuti alle recidive da Clostridium difficile si verifica in pazienti di età superiore ai 65 anni.

Il nuovo farmaco approvato da Aifa, a base di bezlotoxumab, è un anticorpo monoclonale concepito per legarsi alla tossina B prodotta dal Clostridium difficile. In questo modo, ne neutralizzarebbe l’attività.

In sostanza, in associazione alla terapia antibiotica per il Clostridium difficile, rappresenta un alleato molto potente, capace di prevenire notevolmente la recidiva di infezione.

Il farmaco è, infatti, in grado di ridurre di circa il 40% le recidive, abbattendo del 53% il rischio di ricadute.

Solo in Italia, ogni anni, si stimano circa 21.000 episodi di infezione da Clostridium difficile.

Questo in sostanza significa che la patologie e le sue recidive costituiscono un costo importante per il nostro Servizio Sanitario Nazionale.

Secondo Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratore Delegato di MSD Italia “Bezlotoxumab è un farmaco “first-in class”, in grado di cambiare completamente il paradigma di cura del Clostridium difficile in quanto, per la prima volta, introduce l’opportunità di prevenire le recidive contemporaneamente al trattamento dell’infezione”

“Tale approccio, pensato per tutelare la sicurezza e la salute dei Pazienti – prosegue Luppi – comporta anche una sensibile riduzione dei costi di gestione della patologia e consente di innescare un circolo virtuoso che porta a un migliore controllo della diffusione dell’infezione e a un minore utilizzo di antibiotici: due elementi cardine della lotta all’Antibiotico-resistenza, nella quale MSD riconferma il proprio impegno come partner della Sanità Pubblica.”

 

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