Si indaga sulla morte di un carabiniere di 51 anni, colpito da infarto poche ore dopo le dimissioni dall’Ospedale di Minturno, in provincia di Latina

E’ stato colpito da infarto poche ore dopo le dimissioni dall’Ospedale di Minturno, dove si era recato in seguito a un malore. I familiari della vittima, un vicebrigadiere dei carabiniere di 51 anni, sono convinti che quella morte si sarebbe potuta evitare.

Di qui la denuncia che ha portato la Procura di Cassino ad aprire un fascicolo per omicidio colposo. Nel registro degli indagati è finito un medico di 35 anni, in servizio presso il pronto soccorso del nosocomio da meno di una settimana. Un atto dovuto per consentirgli la nomina di un consulente in vista dello svolgimento dell’autopsia, disposta dal sostituto procuratore.

Gli esiti degli accertamenti medico legali per chiarire le cause del decesso sono attesi entro 90 giorni.

Intanto la Asl di Latina, su richiesta dell’Assessorato alla Sanità della Regione Lazio, ha presentato una relazione sull’accaduto allegando il verbale di Pronto soccorso.

In base a tale documentazione, come riportato dal sito temporeale.info, il militare sarebbe arrivato in Ospedale sabato scorso poco dopo le 19. Il paziente avrebbe dichiarato di non stare bene e di essere stato colpito da un’astenia, una forma molto acuta di stanchezza.

La pressione arteriosa sarebbe stata leggermente alta rispetto alla norma. Di qui la decisione del medico di turno di disporre lo svolgimento, per due volte, dell’elettrocardiogramma, i cui esiti sarebbero stati sempre negativi. Il vicebrigadiere a quel punto sarebbe stato invitato a rimanere in pronto soccorso per monitorare la pressione.

Tuttavia, secondo la versione fornita dalla Asl – l’uomo, dopo aver assunto un diuretico sotto controllo medico, avrebbe deciso di firmare per andare via. Il tutto “alla presenza della moglie e del personale infermieristico presente”.

I parenti della vittima ritengono invece che andavano effettuati accertamenti diagnostici più approfonditi. I familiari si riferiscono, ad esempio, alla troponina, l’esame degli enzimi del sangue che forse avrebbe potuto consentire di anticipare l’infarto del miocardio.

 

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