Disturbo della schiena tra i più diffusi, il cosiddetto colpo della strega può essere davvero invalidante. Ecco cosa lo origina e come procedere se ne veniamo colpiti

Oggi ti racconto la favola del “colpo della strega”: in una notte buia e tempestosa, si intrufolò in casa tua una vecchia megera che colpendoti fortissimo dietro la schiena con il manico della sua scopa ti impedì di alzarti dal letto all’indomani mattina!

Dunque, se le streghe esistano e vadano a picchiar le persone non ne ho idea, ma indubbiamente il non riuscirsi ad alzare dal letto per il forte dolore alla schiena come dopo una bastonata è una sensazione nota a molti.

Con il nome di colpo della strega, oggi curiosamente poco in voga, si intende una fortissima contrattura muscolare a carico dei muscoli quadrati dei lombi. La lombalgia non è il colpo della strega. Infatti se il disturbo più comune del dolore nella zona lombare ci consente comunque di muoverci un poco e dopo circa quaranta minuti di movimenti lenti e cauti di muoverci abbastanza bene, il colpo della strega non perdona. Il dolore è talmente forte che si è costretti a letto, è qualsiasi movimento, persino andare in bagno, è praticamente impossibile.

È come se i muscoli della schiena avessero i crampi. Questo accade perché magari essi sono deboli o particolarmente “freddi” (nel senso che sono stati immobili per troppo tempo ed il loro tono basale è troppo basso per affrontare anche il più semplice dei movimenti) e di punto in bianco li vai a muovere come se non ci fosse un domani.

Un esempio che faccio sempre è quello del motore dell’auto. Immagina che i tuoi muscoli siano il motore nuovo di un’ auto di media cilindrata. Ora immagina che appena assemblato questo motore venga montato su una Ferrari da formula 1 e che in un attimo venga acceso è portato alla massima potenza: il risultato è che l’auto nemmeno si muove poiché il motore si blocca immediatamente.

Questo blocco nei nostri muscoli non arreca danni ma immenso dolore e visto che i muscoli risentono di qualsiasi movimento, capirai bene perché tutti i piccoli spostamenti che si provano ad eseguire siano dolorosi.

Quindi come procedere?

Anzitutto assumere la posizione fetale. Infatti è l’unico modo che si ha di limitare il dolore.

Poi immediatamente è bene apporre la borsa dell’acqua calda sulla regione interessata. L’obiettivo è quello di far affluire più sangue possibile ai muscoli contratti. Poi la fisioterapia e la medicina. Spesso i medici prescrivono antidolorifici e miorilassanti in compresse o in intramuscolo.

Per quanto concerne invece la fisioterapia abbiamo a disposizione la Tecar con elettroporazione e la Deep Oscillation. Questi due macchinari riescono a sbloccare la stasi sanguigna muscolare e ad accelerare il drenaggio linfatico. Questi due aspetti infatti sono fondamentali per garantire l’eliminazione di tutti quei sottoprodotti chimici derivati dalla forte contrattura muscolare che altrimenti farebbero perdurare lo stato di blocco e dolore per un tempo più lungo.

Dr. Paolo Scannavini
pscannavini@gmail.com

Fisioterapista e Kinesiologo

 

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