Il Governo ha approvato le ipotesi di accordo dei rinnovi contrattuali dei dipendenti pubblici del comparto sanità. Ora si attende l’esame della Corte dei Conti

Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri le ipotesi di accordo dei rinnovi contrattuali dei dipendenti pubblici della Sanità e delle Funzioni Locali. Il prossimo passo prevede l’invio dei documenti alla Corte di Conti da parte dell’Aran. Lo chiarisce con una nota Palazzo Chigi sottolineando come il CdM, su proposta del Premier Paolo Gentiloni e della Ministra Maria Anna Madia, abbia condiviso le osservazioni del Ministero dell’economia e delle finanze in merito alle ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro, per il triennio 2016-2018, relative al personale del comparto funzioni locali, nonché del comparto sanità. Proposte che erano state sottoscritte dall’Aran e dalle confederazioni e organizzazioni sindacali di categoria rispettivamente lo scorso 21 febbraio e lo scorso 23 febbraio.

“Finalmente è arrivato il via libera del Consiglio dei Ministri ai rinnovi contrattuali per i dipendenti pubblici di Sanità e Funzioni locali – ha dichiarato Antonio Foccillo, segretario confederale Uil. Un altro step è stato fatto, anche se l’approvazione è giunta dopo diverso tempo dalla firma dell’accordo all’Aran”.

“Ora andrà all’esame della Corte dei Conti e, una volta concluso l’iter, entrerà in vigore definitivamente. Se si va vanti con una procedura rapida – conclude – già a maggio potrebbero scattare gli aumenti previsti come per gli altri lavoratori pubblici di 85 euro e gli arretrati spettanti”.

“Il fatto che il Cdm abbia sbloccato i contratti della sanità e delle Funzioni locali è estremamente importante”, ha evidenziato il Segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga.

“Un altro passo fondamentale verso la chiusura di un percorso di ‘sofferenza’ durato oltre 9 anni. Ora ci auguriamo che si compia velocemente il passaggio in Corte dei Conti per poter, così, firmare la stesura definitiva del contratto”.

“Sono contratti, poi – aggiunge Ganga – che contengono novità molto importanti, come il diritto alla disconnessione sulla scuola, al congedo per le lavoratrici che dovessero avere subito violenze di genere, le ferie solidali. Viene, inoltre, ridato valore al negoziato di secondo livello, con la valorizzazione professionale, migliore conciliazione fra vita e lavoro. Sono conquiste importanti – conclude il sindacalista della Cisl – che attendevamo da diverse settimane considerando anche il fatto che alla stipula definita del contratto consegue anche la restituzione di una quota importante di risorse sotto forma di arretrati”.

 

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