Il Csm ha chiarito che il Presidente del tribunale ha la facoltà di rendere pubblici anche i dati relativi ai compensi dei professionisti. Ciò in quanto tali dati accrescono la trasparenza circa le modalità di affidamento degli incarichi.
Il presidente del tribunale potrà rendere pubblici i compensi dei professionisti per gli incarichi attribuiti dagli uffici giudiziari.
Lo ha stabilito una precisa delibera del Csm che in questo modo ha inteso raggiungere l’obiettivo di aumentare la trasparenza nel campo degli incarichi ai professionisti.
La delibera sui compensi dei professionisti in chiaro delinea i confini della risoluzione in materia di conferimento degli incarichi agli stessi.
Più nello specifico, il Csm ha chiarito che il Presidente del tribunale ha la facoltà di rendere pubblici anche i dati relativi ai compensi dei professionisti. Ciò in quanto tali dati non rientrano tra quelli sensibili e accrescono la trasparenza circa le modalità di affidamento degli incarichi.
Nella medesima delibera, il Csm, circa il conferimento di consulenze durante la fase delle indagini preliminari, ha chiarito un altro aspetto importante. Vale a dire come la comunicazione dell’attribuzione degli incarichi di consulenza degli incarichi debba avvenire solo dopo che sia venuto meno il segreto investigativo.
Una scelta, questa, che va a specifica tutela delle indagini.
In caso contrario, la pubblicità potrebbe compromettere la riservatezza delle stesse.
Specifica inoltre la delibera del Cms che ciò potrebbe rendere “potenzialmente conoscibile che, in un determinato procedimento, l’autorità inquirente che procede ha ritenuto necessario conferire un incarico di consulenza a questo o quel soggetto”.
Dati coperti da segreto, questi, che potrebbero poi essere svelati dalle modalità operative di redazione degli elenchi dei professionisti stessi.
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