Vi evidenzio un caso interessante ben discusso sia dal perito in penale che dal ctp in civile. A motivo della differenza del peso causale in penale e in civile, reputo che il perito sia stato apodittico nella conclusione dopo che diligentemente aveva discusso da un punto di vista anatomopatologico.

Stiamo parlando della solita concausalità efficiente che spesso si rilega ai confini tra essere e non essere (borderline) e questo caso è specchio di quanto affermato.

Ci sono da considerare alcuni aspetti importanti in questo caso:

  • Il feto sarebbe stato estratto vivo circa un’ora prima quando il CTG anche se patologico non era grave?
  • Sarebbe sopravvissuto con una gestione neonatologica “pregiata”?
  • Oppure, quanto sarebbe vissuto, nascendo vivo e forse con qualche danno neurologico?

Comunque sia, secondo lo scrivente, sarebbe nato vivo e verosimilmente sarebbe sopravvissuto, anche se il compito del medico valutatore sarà arduo dovendo esso muoversi sulla regola causale del più probabile che non e in un caso la cui valutazione richiede estrema chiarezza motivazionale.

Ci si attendono dai lettori medico legali e ginecologi delle riflessioni su queste pagine o anche sui gruppi FB (come al solito!) in quanto si reputa sia confronto utile alla medicina forense in senso stretto.

 

Dr. Carmelo Galipò

(Pres. Accademia della Medicina Legale)

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