A distanza di due anni dall’ultima agitazione nazionale, viene confermato lo sciopero del 12 dicembre indetto da medici e Dirigenti sanitari

È stato confermato lo sciopero del 12 dicembre di medici e dirigenti sanitari. Sono trascorsi due anni ormai dall’ultimo Sciopero nazionale, ma i provvedimenti della legge di bilancio 2018 stanno creando molta agitazione nel comparto medico.

In una nota diffusa da Anaao Assomed sono state esposte le ragioni che hanno fatto sì venisse confermato lo sciopero del 12 dicembre.

“Nella marea di bonus e micro-provvedimenti della legge di bilancio 2018 – denuncia l’Anaao – non c’è traccia di un investimento sul servizio sanitario pubblico che salvaguardi sia il diritto alla salute dei cittadini sia il lavoro dei Medici e dei dirigenti sanitari, che ne è valore fondante e garanzia di esigibilità”.
Per l’associazione, le ragioni della sanità non vengono difese con costanza e pervicacia e quindi occorre lanciare un segnale.
“La sanità – afferma Anaao Assomed – è l’unico settore del pubblico impiego lasciato fuori da ogni prospettiva di ripresa con un finanziamento avviato sul piano inclinato di un rapporto con il PIL del 6,3%”.
Secondo l’associazione, il punto di riferimento italiano non può diventare quello della spesa sanitaria greca o portoghese.

L’obiettivo deve essere quello di tendere a modelli positivi “che finanziano i loro sistemi sanitari con 2 punti di PIL in più all’anno”.

Inoltre, il deficit di finanziamento potrebbe allungare le liste di attesa e causare ritardi nell’accesso alle cure. Ma anche più ticket sui farmaci e maggiori diseguaglianze territoriali. Così come “un incremento del numero di coloro che rinunciano alle cure, più spesa a carico delle tasche private con maggiore divario tra chi può curarsi pagando e chi non può”.
Anaao Assomed, con l’agitazione prevista per il 12 dicembre, intende richiamare la politica affinché pensi alla salute dei cittadini.  A tal proposito, in occasione dello sciopero è stato anche lanciato un hashtag: #primadivotarepensallasalute.

Ma quali sono le richieste dei medici?

“Lo sciopero nazionale del 12 dicembre – afferma l’associazione – chiede alla legge di bilancio all’esame della Camera segnali che scommettano sul capitale umano del SSN, bene pubblico da valorizzare e non da liquidare in maniera strisciante, creando le condizioni per il rinnovo del CCNL fermo da 8 anni, per l’erogazione dei LEA, per il futuro del sistema formativo, stretto tra deficit di specialisti e pletora di laureati”.
Per questa ragione, conclude la nota, “le Organizzazioni sindacali della Dirigenza medica e sanitaria non saranno spettatrici passive del declino annunciato della sanità pubblica e del ruolo e dello status delle categorie che rappresentano”.
 
 
 
 
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