In vista del prossimo incontro del 24 aprile sul rinnovo del contratto della dirigenza medica, il sindacato lancia un documento con l’obiettivo di superare l’attuale stallo

Una proposta di piattaforma contrattuale per il rinnovo del contratto della dirigenza medica. A lanciarla è il sindacato dei medici Cimo, in vista del prossimo incontro all’Aran in programma il 24 aprile.

L’obiettivo è quello di superare l’attuale stallo e ridiscutere criticamente quanto finora emerso dal tavolo intersindacale. Per il sindacato, inoltre, è necessario rivedere organicamente l’impianto del confronto per poter qualificare il lavoro dei dirigenti del Ssn. Il tutto nell’ottica di un deciso rilancio della sanità pubblica.

Per Cimo, la discussione sul contratto della dirigenza medica e sanitaria ha bisogno di imboccare una nuova strada per superare tre ostacoli giudicati dal sindacato dei medici come insormontabili. Il primo è rappresentato dal finanziamento, di fatto, inferiore al resto dei comparti incluso la medicina convenzionata. Segue il mancato trasferimento dell’esclusività di rapporto sul monte salari. L’ultimo ostacolo è invece rappresentato dall’imposizione di un primo testo normativo non certo migliorativo dei diritti dei medici e dei dirigenti sanitari.

Il gesto di responsabilità dei sindacati della dirigenza che hanno lasciato ai tecnici la prosecuzione della contrattazione, secondo il sindacato non starebbe dando i frutti sperati.

Il rischio è “che nel prossimo incontro non venga risolto il nodo delle risorse economiche”. Si teme, inoltre, che la discussione su alcune parti della normativa contrattuale sia fatta con un percorso “a stralci”. Ciò costringerebbe a un nuovo stop nella trattativa o comunque negherebbe un sufficiente riconoscimento economico.

“La situazione – spiega il presidente Cimo, Guido Quici – è per tutti insostenibile e non è accettabile una soluzione al ribasso: per questo abbiamo voluto presentare una piattaforma che ci permetta di arrivare a discutere a 360 gradi l’intero impianto della proposta in modo unitario e condiviso. Solo così potremo ottenere risultati di impatto adeguato e non parziali sul contratto, e andremo a qualificare il lavoro dei dirigenti del Ssn proprio nell’ottica di un deciso rilancio della sanità pubblica.

L’ obiettivo primario, per Quici, resta la qualità della professione medica e l’alto livello delle prestazioni della sanità pubblica.

Un obiettivo raggiungibile introducendo strumenti di lavoro qualificanti per i medici nell’ottica sia della sicurezza dei lavoratori che delle cure. Nell’elaborazione della propria piattaforma, Cimo è partita dalla raccolta sistematica delle disposizioni contrattuali elaborata da Aran sui precedenti contratti di lavoro. Questa ha il pregio di una sistemazione organica e razionale delle relative norme e di una  “ripulitura” delle norme abrogate o non più applicabili.

Su questo testo Cimo ha impiantato la propria piattaforma aggiornata con le vigenti disposizioni di legge. Sono stati utilizzati strumenti di lavoro qualificanti nell’ottica sia della sicurezza dei lavoratori che delle cure per i pazienti. Il testo presentato non include il capitolo sulla libera professione, che Cimo si riserva di presentare successivamente. Non è presente, ovviamente, neanche tutta la parte comprendente l’aspetto economico che resta in attesa del tavolo di confronto.

L’auspicio di Cimo medici è che “vi possa essere da parte di Aran la dovuta attenzione nello spirito di un dialogo costruttivo con le organizzazioni sindacali al fine di favorire la condivisione e il consenso nonché il contributo di idee e sapere che rappresenta un valore assoluto”.

 

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