Chi gira in auto o in moto tutti i giorni per andare al lavoro o a scuola lo sa: dopo ogni acquazzone bisogna aggiornare la mappa mentale delle buche stradali. Un esercizio necessario per evitare incidenti, spesso con esiti tragici. Dopo le piogge infatti le nostra strade sono disastrate, e spesso lo permangono per settimane. Eppure qualcosa possiamo farlo proprio noi cittadini. E la legge 241 del 1990 ci dice come.

Bisogna rivolgersi all’ente locale di competenza (provincia o comune). Guardate sul sito internet: spesso il comune ha una pagina ufficiale dove poter segnalare le strade pericolose o le buche. Oppure inviare la segnalazione, meglio se corredata con foto, potrà essere inviata via raccomandata. Dal recepimento della notifica, l’ente ha 30 giorni di tempo per rispondervi. Il responsabile del procedimento che non avrà dato seguito alla richiesta, potrebbe essere perseguito penalmente: basta recarsi dai carabinieri, dopo i 30 giorni, con la copia della raccomandata o della ricevuta di ritorno. È bene organizzarsi: se in municipio arrivassero 4 o 5 lettere sullo stesso problema, l’amministrazione di attiverà prima.

C’è anche una modalità informale: cercate su Facebook perché spesso i municipi e i quartieri hanno pagine dedicate: lì sarà più facile e immediato pubblicare foto della strada incriminata, sollevare una discussione e quindi contattare il responsabile del servizio tecnico o dell’assessorato.

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