Un complesso intervento di chirurgia addominale è stato eseguito con successo nella cura di una rara forma di tumore al pancreas

A dirigere l’equipe dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino il dottor Renzo Leli salvando la vita a una donna di 80 anni affetta da una rarissima forma tumorale. Uno tra gli interventi in assoluto più difficili dell’addome, la duodenocefalopancreasectomia, durato 9 ore  anche per le dimensioni della lesione.
La sua complessità è data dalla necessità di di dover asportare la testa del pancreas e gli organi con cui ha in comune vasi sanguigni e vie biliari (duodeno, coledoco  e colecisti), con la difficoltà di dover operare  tra le principali vene e arterie addominali.
“La paziente  aveva una massa di 20 cm di diametro che le invadeva l’addome superiore e che, oltre ad aver spostato gli organi interni dalla loro sede naturale, è risultata  essere una variante rara della neoplasia mucinoso-cistica del pancreas (di natura maligna) di cui sono stati descritti pochissimi casi nella Letteratura Internazionale –  spiega il dottor Leli – è stata trattata con successo, affrontando le molteplici difficoltà della chirurgia complessa, dell’età molto avanzata, della durata dell’intervento e della concomitante diagnosi di patologia rara”.
Il San Giovanni Bosco è inoltre il Centro di Riferimento per la patologia pancreatica e tratta circa 60 casi annui, il triplo del range minimo di 20 casi annui per essere definiti Centro d’elezione. È segnalato come centro di riferimento nazionale per la cura di patologie pancreatiche. Di questo specifico caso ne è stata data la descrizione al convegno Acoi (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani) di Chirurgia Pancreatica, che quest’anno ha concentrato la sua attenzione sulle neoplasie mucinoso-cistiche del pancreas, che da sempre costituiscono un argomento di confronto per l’estrema complessità diagnostica e l’aumento dei casi. Un confronto fra chirurghi, radiologi, oncologi, gastroenterologi e anatomo-patologi hanno sottolineato come la multidisciplinarietà sia fondamentale nell’approccio al percorso diagnostico-terapeutico di questi pazienti.
Potrebbe interessarti anche:
ENDOPROTESI IN 3D IMPIANTATA PER ANEURISMA DELL’ARCO DELL’AORTA A TORINO
PENE RICOSTRUITO CON AVAMBRACCIO, INTERVENTO RIVOLUZIONARIO A TORINO

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui