Registrato dalla Corte dei Conti il decreto del Ministero del lavoro con cui viene approvata la nuova tabella di indennizzo del danno biologico in capitale. La misura decorre dal 1 gennaio 2019 e interessa i lavoratori che hanno subito una menomazione dell’integrità psicofisica compresa tra il 6% e il 15%

La Corte dei Conti ha registrato il decreto n. 45 del 23 aprile 2019 con cui il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, visto il parere del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha approvato su proposta dell’Inail la nuova tabella di indennizzo del danno biologico in capitale.

Con l’approvazione della nuova tabella, applicata a decorrere dal primo gennaio di quest’anno, aumentano di circa il 40% gli importi non soggetti a tassazione Irpef erogati dall’Inail, in un’unica soluzione, ai lavoratori per i quali è stata accertata una menomazione dell’integrità psicofisica compresa tra il 6% e il 15%, in seguito a un infortunio o a una malattia professionale.

Gli importi dei nuovi indennizzi assorbono le due rivalutazioni straordinarie del danno biologico – intervenute a decorrere dal 2008, nella misura dell’8,68%, e dal 2014, nella misura del 7,57% – e la rivalutazione annuale automatica degli importi, applicata a partire dal primo luglio 2016 sulla base della variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.

Oltre a determinare un sensibile miglioramento del livello delle prestazioni economiche rispetto alle tabelle precedenti (risalenti al 2000 ed elaborate tenendo conto della gravità della menomazione, dell’età e del sesso), la nuova tabella di indennizzo in capitale – si legge in una nota dell’Inail – supera le differenze di genere, equiparando le prestazioni che spettano a uomini e donne, in linea con la giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea.

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