Tra le novità previste l’istituzione delle figure dell’osteopata e del chiropratico e degli ordini di infermieri e ostetrici; il testo passa ora all’esame della Camera

Il Senato ha approvato nella seduta di ieri il cosiddetto dll Lorenzin, ovvero il disegno di legge n. 1324 – “Deleghe al Governo in materia di sperimentazione clinica dei medicinali, di enti vigilati dal Ministero della salute, di sicurezza degli alimenti, di sicurezza veterinaria, nonché disposizioni di riordino delle professioni sanitarie, di tutela della salute umana e di benessere animale”. Il testo, passato con 164 voti favorevoli, 27 contrari e 17 astenuti, approderà ora all’esame della Camera.

Il Senato ha deciso di stralciare l’art. 9 e gli art. dall’11 al 26 del testo originario, relativi a argomenti di sicurezza alimentare e veterinaria. Alla base di questa scelta, ha spiegato Emilia Grazia De Biasi, relatrice del ddl e presidente della Commissione Sanità, la volontà di “dare priorità al riconoscimento delle professioni sanitarie, alla riforma degli ordini sanitari, alla regolamentazione della sperimentazione dei farmaci, all’inserimento del parto indolore, e alla medicina di genere nonché all’introduzione di norme che aumentano le sanzioni a carico di chi maltratta malati, disabili, anziani all’interno delle strutture protette”

In particolare, per quanto riguarda il riordino delle professioni sanitarie, il ddl, oltre a stabilire in via generale all’art. 3 che “l’esercizio della professione è subordinato all’iscrizione nel relativo albo e gli ordini sono costituiti su scala provinciale e riuniti in federazioni nazionali”, dispone, sempre all’art. 3 l’istituzione degli ordini delle professioni infermieristiche, delle osteriche e degli osterici, delle professioni sanitarie della riabilitazione, dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. Il testo, inoltre, istituisce una serie di nuove figure quali gli osteopati (art. 4) e i chiropratici (art. 12) e riconosce lo status di professione sanitaria a figure ritenute parte integrante del processo di cura quali biologi, fisici e chimici.

Si tratta di un importante traguardo, ha spiegato Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti sia “per chi esercita queste attività, ma anche e soprattutto per la tutela dei cittadini che usufruiscono delle loro prestazioni”.

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