Ora il testo tornerà a Montecitorio per l’approvazione definitiva. Le prime reazioni

A quasi un anno di distanza dall’approvazione da parte della Camera dei Deputati il ddl 2224, recante “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie” ha ottenuto questa mattina l’approvazione dall’aula di Palazzo Madama con 168 voti favorevoli, 8 contratri e 35 astenuti. Il testo dovrà ora tornare a Montecitorio per l’approvazione definitiva, ma i tempi per la sua conversione in legge non dovrebbero essere lunghi in quanto le modifiche apportate dal Senato sono frutto di un lavoro portato avanti in stretta sinergia tra le Commissioni competenti dei due rami del Parlamento.
L’Assemblea ha concluso il suo esame questa mattina con l’approvazione di alcune novità tra cui figurano l’emendamento proposto dal senatore d’Ambrosio Lettieri (CoR) che introduce, all’articolo 8, la possibilità per il paziente di scegliere lo strumento della mediazione in alternativa alla causa, e gli emendamenti all’articolo 9, a prima firma del senatore Padua (PD), che modificano il limite alla misura di rivalsa.
Esulta il deputato e responsabile sanità del Partito Democratico, Federico Gelli, promotore del  ddl, che parla di ulteriore importante passo in avanti che ci avvicina ad una riforma storica per l’intero sistema sanitario, “Ora resta solo l’ultimo passaggio alla Camera per l’approvazione definitiva che avverrà entro la fine di febbraio – afferma Gelli -. Grazie a questa legge vengono implementati tutti quei meccanismi a garanzia del diritto al risarcimento ed alla trasparenza per i cittadini danneggiati da un errore sanitario e, al contempo, aumenteranno le tutele per i professionisti che potranno così tornare a svolgere con serenità il proprio lavoro, nell’esclusivo interesse dei pazienti, e senza dover ricorrere alla cosiddetta medicina difensiva per tutelarsi. In questo modo – conclude Gelli – si potranno risparmiare anche ingenti cifre per il Sistema sanitario nazionale.”
Positiva la reazione dei medici di medicina generale espressa dalla Fimmg. “Dopo anni di attesa finalmente una legge che consentirà ai medici di fare meglio il proprio lavoro – sottolinea il segretario nazionale Silvestro Scotti – confrontandosi con i propri assistiti anziché con gli avvocati. Ma che offre anche maggiore tutela ai cittadini attraverso la via della conciliazione e la certezza sull’entità dei risarcimenti, grazie alla prossima emanazione delle tabelle sulla corresponsione del danno”. Scotti evidenzia come la legge definisce di natura extracontrattuale anche il rapporto del medico di famiglia con il proprio assistito, che in caso di errore sanitario potrà ottenere il risarcimento direttamente dalla Asl. “Questo – sottolinea il segretario – garantisce appieno il diritto al risarcimento del cittadino e consente al medico di lavorare più serenamente, senza ricorrere a quella medicina difensiva, causa di inappropriatezza e sprechi”.
Soddisfazione anche da parte dell’Anaao Assomed. “Finalmente dopo 20 anni di discussioni e dibattiti una legge fondamentale per la nostra professione sta per vedere la luce – afferma il segretario nazionale Costantino Troise – Il disegno di legge sulla responsabilità è sempre stata per noi una priorità assoluta per assicurare la serenità alla relazione di cura tra medici e pazienti. La svolta culturalmente importante è aver introdotto una normativa di riferimento in un settore in cui il vuoto legislativo ha lasciato campo libero alla fantasia giurisprudenziale, spesso orientata a punire il medico fino all’individuazione di una responsabilità da contatto. E inoltre viene previsto un profilo specifico del reato colposo in ambito sanitario che ne riconosce la peculiarità, legata alle finalità sociali dell’atto medico”.
 
 

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