È stata chiesta la condanna a 9 mesi per omicidio colposo per i due medici: la vicenda è quella di una giovane deceduta a 28 anni il 25 febbraio 2012
Per la vicenda di una donna deceduta a 28 anni, il 25 febbraio 2012, il pm Salvatore Ferraro ha chiesto la condanna a 9 mesi per omicidio colposo di due medici dell’ospedale Misericordia di Grosseto.
I fatti oggetto dell’indagine si sono svolti il 25 febbraio 2012: la giovane donna morì il giorno successivo, alle 6,40, all’ospedale di Livorno.
Il sostituto procuratore ha infatti ravvisato profili di responsabilità medica nei confronti di M.S., in servizio al pronto soccorso, e di S.F., in servizio in rianimazione.
L’accusa ha condiviso le conclusioni delle perizie e dell’incidente probatorio. Entrambe hanno individuato nella “perdurante severa ipocalcemia non corretta” le cause del decesso.
Si è associata la parte civile che ha chiesto i danni e anche una provvisionale.
Non sono dello stesso avviso i difensori dei due medici, che hanno chiesto l’assoluzione per i sanitari.
La donna deceduta a 28 anni, infatti, soffriva di anoressia e pesava solo 40 kg. Condizione che rende il caso piuttosto complesso.
“Gli esperti – afferma l’avv. Silvia Falconi – hanno dato tutti valutazioni diverse, anche la dottoressa Turillazzi, incaricata nel corso degli accertamenti, prima individua una causa e poi ci ripensa. E solo con l’ausilio di un altro specialista in rianimazione si arriva all’ipotesi di ipocalcemia. Ma anche questa è una causa incerta, anzi non è questa la causa della morte”.
Anche il legale del secondo medico, l’avv. Roberto Mangogna, lamenta che la perizia “è il trionfo dell’illogicità”.
E dichiara che il manuale per il rianimatore della terapia intensiva afferma che “non bisogna correggere l’ipocalcemia asintomatica”. Inoltre, afferma la difesa, la donna non è morta per l’occlusione intestinale contestata nel capo di accusa, in quanto questa “degenerò in uno choc septico”.
Una vicenda giudiziaria, dunque, ancora dai contorni poco chiari. L’udienza è stata intanto aggiornata dal giudice alla fine di ottobre.
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