Secondo i dati diffusi dall’Eurostat, la depressione cronica è un problema che riguarda maggiormente le donne. Tra i Paesi più colpiti figurano Irlanda, Portogallo, Germania e Finlandia

In occasione della Giornata mondiale della salute, l’Eurostat ha diffuso i dati relativi alla depressione cronica. Un disturbo di cui, secondo le statistiche del 2014, soffre il 7% della popolazione dell’Unione europea.

La percentuale più elevata nei Paesi UE si registra in Irlanda (12%). Quote a due cifre si raggiungono anche in Portogallo, Germania e Finlandia. Tra gli Stati con il minor numero di persone in stato depressivo figurano invece Repubblica ceca, Cipro, Bulgaria e Romania, con tassi inferiori al 4%.

In tutti i Paesi membri le donne presentano disturbi depressivi in quantità maggiore agli uomini.

Per quanto riguarda il sesso femminile, il Paese in cui il problema risulta più accentuato è il Portogallo (17,2%) dove si riscontra anche il maggior divario di genere (+11,3% rispetto agli uomini). Differenze di almeno 5 punti percentuali tra donne e uomini si registrano anche in Spagna, Lettonia e Svezia.

In 15 Stati membri dell’Ue, la depressione cronica auto-percepita ha raggiunto il picco tra gli over 75. In altri sette Stati membri la fascia di età maggiormente colpita risulta quella compresa tra 55 e 64 anni. In Portogallo una persona su cinque tra i 65 e i 74 anni ha riferito di avere una depressione cronica. In Svezia, invece, la percentuale più elevata (13,1%) si registra nella fascia 25-34 anni, mentre in Danimarca il picco (9.8%) riguarda le persone di età compresa tra i 35 e i 44 anni. L’Islanda, infine, risulta pressoché in controtendenza rispetto agli sviluppi generali osservati per l’intera UE-28. La percentuale più alta della popolazione che registra depressione cronica si registra nella fascia 15-24 anni (21,7%).

Secondo l’Eurostat la prevalenza della depressione cronica è influenzata anche dal grado di urbanizzazione. La popolazione che vive in città ha maggiori probabilità di soffrirne. Sempre con riferimento al 2014, il disturbo ha interessato il 7,8% dei cittadini ’urbani’.

Le cifre sulla depressione cronica – precisa l’Eurostat – derivano dalla seconda fase dell’Indagine europea Health Interview Survey (EHIS). Il lavoro è stato condotto tra il 2013 e il 2015 e riguarda persone di 15 anni e più. L’indagine ha incluso domande sull’autovalutazione della salute di un individuo e dati sulle malattie croniche verificatisi negli ultimi 12 mesi. La prossima fase del sondaggio sarà condotta nel 2019.

 

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