Il ginecologo non avrebbe riconosciuto una grave malformazione impedendo ai genitori di scegliere se tenere la bimba o interrompere la gravidanza

Ammonta complessivamente a oltre un milione di euro la richiesta di risarcimento che si apprestano a presentare i genitori di una bimba di un anno e mezzo che presenta una serie di ritardi di sviluppo a causa di una labiopalatoschisi, una malformazione del palato e delle labbra, non diagnosticata in fase prenatale e indicatore di possibili gravi malattie genetiche.

L’azione legale è rivolta nei confronti dell’Ospedale presso cui venne effettuata l’ecografia morfologica, nonché verso il ginecologo autore del presunto errore, che rassicurò i genitori, poco più che ventenni, sulle condizioni ottimali della nascitura, impedendo loro, quindi, di valutare se tenere la piccola o interrompere la gravidanza.

Oggi la bimba entra ed esce in continuazione dall’ospedale; non parla, non cammina e riesce a malapena a nutrirsi attraverso l’assunzione di pochi liquidi. Una condizione che le comporterà la necessità di essere assistita per tutta la vita.

In base alla consulenza del medico legale, infatti, la piccola presenta una grave ritardo psico motorio dovuto per l’appunto a una malattia genetica, che peraltro nella crescita verrà aggravato “da quello affettivo e relazionale per simbiosi con madre e padre nell’ipotesi più favorevole”.

Sempre secondo il perito della famiglia, su cui si basa la richiesta di risarcimento,  nelle condotta del medico che effettuò l’ecografia si ravviserebbe “un’imperizia diagnostica e probabilmente una certa sommarietà nella refertazione dello stesso esame”.

I legali hanno inoltre avanzato nei confronti della struttura ospedaliera anche la richiesta di liquidazione del danno biologico subito dai genitori affermando, con particolare riferimento alla madre, che la donna soffrirebbe di un importante disturbo psicopatologico dell’umore, senso di perdita di speranza e di fallimento conseguente a danno derivato da esposizione continua a evento traumatico, ovvero la nascita di una figlia affetta da gravissime malformazioni genetiche.

 

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