Dall’entrata in vigore del decreto legislativo occorreranno 30 giorni per l’approvazione dei decreti attuativi necessari per istituire la Commissione che, a sua volta, avrà tempo 120 giorni per esaminare tutte le candidature
Occorrerà attendere il nuovo anno per conoscere i nomi di tutti gli idonei a ricoprire i vertici delle aziende sanitarie secondo i nuovi criteri approvati dal Consiglio dei Ministri nel decreto legislativo n. 171 dello scorso 4 agosto, (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 3 settembre) per le nomina dei direttori sanitari, amministrativi e socio-sanitari.
La normativa entrerà in vigore domani, ma per procedere alle prime scelte bisogna attendere – entro i successivi 30 giorni – l’approvazione da parte del Ministero della Salute dei decreti attuativi relativi rispettivamente all’istituzione della commissione di esperti cui spetta il compito di stilare l’elenco nazionale degli idonei e all’elaborazione dei parametri di valutazione dei titoli formativi e delle professionalità che saranno utilizzati dalla stessa Commissione per assegnare il punteggio ai candidati.
La Commissione avrà a disposizione 120 giorni dalla sua costituzione per esaminare i curricula di tutti i candidati che, secondo le stime contenute nella relazione tecnica di accompagnamento del decreto, saranno oltre 12mila. Se tali cifre fossero confermate i commissari, per i quali non è peraltro prevista alcuna forma di emulamento, dovrebbero esaminare una media di oltre 100 candidature al giorno, festivi inclusi.
Una volta formato l’elenco, sarà una seconda Commissione, a livello regionale, a indicare al Presidente della Regione interessata una rosa di nomi che va da 3 a 5 candidati idonei, da cui sarà selezionato definitivamente il manager.
Tra le altre misure da emanare vi sono poi gli atti che fanno capo alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, cui spetta il raggiungimento di un accordo per la formazione dei manager della sanità e per le procedure di valutazione e verifica dell’attività dei direttori generali.
