Per l’INPS è possibile richiedere la NASpI qualora la decadenza dell’indennità di mobilità o dei trattamenti di disoccupazione speciale per l’edilizia avvenga nei 68 giorni dalla fine del lavoro

Nel messaggio n. 3018 del 27 luglio 2018 l’INPS ha fornito chiarimenti sul diritto alla Naspi.

Secondo l’Istituto, il diritto alla NASpI persiste anche al termine della fruizione dell’indennità di mobilità ordinaria o dei trattamenti di disoccupazione speciale per l’edilizia, la cui decadenza avvenga nei 68 giorni dal termine dell’ultima rioccupazione a tempo determinato.

Lo ha chiarito l’INPS a seguito di alcune segnalazioni, pervenute da parte degli enti di patronato.

Questi ultimi, lamentavano il mancato accoglimento di domande di NASpI presentate proprio al termine della fruizione dell’indennità di mobilità ordinaria. Oppure, dei trattamenti di disoccupazione speciale per l’edilizia.

La questione del diritto alla Naspi è stata approfondita sotto due aspetti.

In primis, da un punto di vista normativo e poi da quello procedurale. L’Inps ha evidenziato il caso in cui l’istanza di Naspi venga presentata nei 68 giorni dal termine dell’ultima rioccupazione a tempo determinato. E, in particolare, quando la decadenza dell’indennità di mobilità ordinaria dei trattamenti di disoccupazione speciale per l’edilizia intervenga all’interno di detti 68 giorni.

Dell questione è stato interessato il competente Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Questo, con la nota n. 8774 del 28 maggio 2018, aveva chiarito che il nulla osta per i lavoratori che maturino le condizioni fissate dalla legge per richiedere l’indennità NASpI possano accedere a tale ultima prestazione qualora ne facciano istanza entro i 68 giorni successivi dal termine dell’ultimo rapporto di lavoro a tempo determinato intrattenuto e la scadenza della prestazione di mobilità o del trattamento speciale edile ex lege 451/94, intervenga all’interno del medesimo arco temporale.

Come scadenza, in questo caso, si intende il termine della prestazione per intero godimento della prestazione stessa.

Alla luce di quanto precisato dal ministero, l’Inps ha promesso di fornire agli operatori le istruzioni procedurali volte alla gestione della casistica.

 

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