Il Policlinico Tor Vergata di Roma ha diramato una nota in cui fornisce una diversa versione dei fatti

È stata diramata dal Policlinico Tor Vergata di Roma una nota che fa luce sul caso – riportato da tutti i principali quotidiani nazionali –  della donna di 46 anni, deceduta in ambulanza a causa di un infarto, senza l’assistenza di personale medico, durante il trasporto da un ospedale all’altro in cerca di un posto letto.
Una vicenda che, come chiarisce con dovizia di particolari il nosocomio romano, è piena di omissioni e inesattezze gravi, in seguito alle quali il Policlinico Tor Vergata ha risposto con la seguente dichiarazione:
“In riferimento agli articoli comparsi il 30 maggio sulle principali testate giornalistiche, riferiti al caso della paziente V.I., che secondo gli Autori degli articoli stessi sarebbe morta in ambulanza durante un trasferimento, per infarto miocardico, si vogliono indicare alcune inesattezze presenti nel testo dei diversi articoli. In particolare la paziente non ha subito “infarto in ambulanza”, non è “morta per infarto”, non ha “subito due infarti” e non è “morta in ambulanza”.
La paziente è giunta presso il Pronto Soccorso del Policlinico Tor Vergata nella sera del 14 maggio alle ore 23 con lieve scompenso cardiaco, dove è stata visitata dopo pochi minuti. Per gli ulteriori approfondimenti diagnostici da svolgersi in regime di ricovero, si è attesa la disponibilità di un posto letto. Tuttavia, non essendosi liberato alcun posto letto, il mattino seguente si è disposto, come da protocollo, il trasferimento presso altra struttura mediante un mezzo privo di medico a bordo, in considerazione delle condizioni di stabilità clinica della paziente, che, infatti, è salita a bordo autonomamente.
Durante il trasporto, avendo la paziente accusato un malore, gli infermieri specializzati, come previsto dal protocollo operativo per tali evenienze, hanno prontamente avvisato il 118, che ha condotto la paziente presso il vicino ospedale di Frascati, ove è stata stabilizzata, per poi essere ritrasferita, nella stessa giornata, presso il Policlinico Tor Vergata, ove è stata peraltro sottoposta a studio coronarografico, che dimostrava l’assenza di alterazioni coronariche e, quindi, di pregresso infarto.
La paziente, pertanto, non solo non è deceduta a causa di un infarto, men che meno durante il trasporto, ma neppure ha mai avuto un infarto. Invece, durante l’accertamento diagnostico effettuato in Terapia intensiva – ove è rimasta per dieci giorni, durante i quali si era risvegliata con miglioramento delle condizioni cliniche – è emersa una grave patologia cardiaca che ne ha provocato il decesso in data 26 maggio.
Tanto era dovuto per ristabilire la verità dei fatti, anche per restituire serenità ai familiari della paziente, cui vanno le più sentite condoglianze del Policlinico di Tor Vergata”.
Secondo la nota, quindi, il decesso della donna di 46 anni non sarebbe in alcun modo imputabile al personale del Policlinico Tor Vergata, né tanto meno ai sanitari coinvolti.

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