La ricetta di Anaao Giovani è quella di un doppio binario formativo. Due concorsi per la specializzazione dei medici, uno nazionale e uno regionale

La soluzione proposta da Anaao Giovani per i medici specializzandi è condivisa da almeno il 72% di loro: due concorsi per la specializzazione dei giovani medici.
L’idea del doppio binario formativo dovrebbe così articolarsi. I due concorsi per la specializzazione dei medici sarebbero uno nazionale e l’altro regionale.
Il concorso nazionale con contratto finanziato dal Miur. Quello regionale con contratto a tempo determinato finanziato dalla Regione.
I due concorsi dovrebbero svolgersi in parallelo, laddove il concorso regionale abbia una durata pari a quella della scuola di specializzazione. Questo per consentire a tutti i medici di raggiungere lo stesso titolo di specialità a fine contratto

La soluzione di Anaao Giovani è stata considerata positiva dal 72% dei medici intervistati dal Settore Giovani dell’Anaao Assomed nell’indagine promossa per valutare l’indice di gradimento del sistema formativo italiano.

Dall’indagine è emersa una totale bocciatura delle attuali regole che lo governano a partire dalla denuncia dello scarso numero di contratti di formazione.
Un sondaggio che, oltre all’idea dei due concorsi per la specializzazione, ha fatto luce anche su altri nodi del sistema.
Il 36% degli intervistati, infatti, giudica la formazione offerta ai medici dalle scuole di specializzazione italiane gravemente insufficiente. Per un buon 27% è tutto lasciato al caso e non si viene seguiti da nessuno e per quanto riguarda le discipline chirurgiche.
Il 52% sostiene invece di non essere in grado di operare in autonomia al termine del percorso di specializzazione. Almeno un medico in formazione su due (53% degli intervistati) ha dichiarato di svolgere attività in sostituzione di personale strutturato.
Tra questo sottogruppo, il 28% di essi si è opposto, ma è stato obbligato dal suo superiore.
E proprio alla luce di quest’ultimo dato, per Anaao Giovani “è urgente la trasformazione del contratto di formazione specialistica attuale in contratto a tempo determinato, con gli stessi diritti dei medici dipendenti del Ssn”.

In tema di orario di lavoro le norme europee sul riposo dopo turni di 11 ore non vengono rispettate per il 38% degli intervistati.

Quando si parla invece di qualità formativa del Servizio sanitario e Università, il confronto viene vinto dal primo.
Il 71% di chi ha frequentato un reparto ospedaliero ritiene che la formazione professionalizzante sia migliore rispetto all’analogo universitario.
“Questo dato – ha sottolineato Anaoo Giovani – dimostra che le strutture ospedaliere sono in grado di dare una formazione di massimo livello, spesso ben al di sopra dei reparti universitari, dando un’ulteriore conferma che la via maestra per risolvere i problemi del percorso di formazione post lauream è quella del doppio binario formativo”.
Alla luce di questi dati, Anaao Giovani ha chiesto da mesi l’istituzione di un tavolo tecnico con i diversi stakeholders coinvolti nella formazione specialistica.
“Il silenzio da parte di Miur e Osservatorio Nazionale per la formazione medico specialistica – ha concluso Di Silverio – è assordante e imbarazzante. Cogliamo l’occasione per un ultimo, speranzoso appello. Insieme possiamo fare tanto”.
 
 
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