Oltre 150 casi registrati nella Bassa bresciana: è una vera epidemia di polmonite quella che ha colpito la zona, probabilmente causata da un batterio nell’acqua.
Preoccupa in queste ore una vera e propria epidemia di polmonite scoppiata nel Bresciano.
Sarebbero infatti più di 150 i casi accertati. in questi giorni nella zona della Bassa bresciana orientale, tra Montichiari e Calvisano. Si sono registrati anche due decessi, ma sono ancora in corso gli accertamenti per capire qual è stato l’agente patogeno.
Una situazione seria che ha messo in allarme portando l’Ats, l’agenzia di tutela della salute, a indagare sulle possibili cause.
L’Ats ha raccolto informazioni e non è escluso che l’ epidemia di polmonite sia dovuta ad un batterio presente nell’acqua.
Per questo gli esperti dell’Ats di Brescia hanno incontrato i gestori degli stessi acquedotti.
Il prossimo passo è un incontro con i sindaci della Bassa bresciana Orientale.
Attualmente, i Comuni coinvolti dall’ epidemia di polmonite sono: Carpenedolo, Montichiari, Calvisano, Remedello, Acquafredda, Ghedi, Isorella, Visano, Montirone.
“Abbiamo stilato una serie di raccomandazioni per i cittadini” ha detto anche il direttore generale di Ats Carmelo Scarcella.
Contestualmente, il sito dell’agenzia di tutela della salute ha creato una sezione ad hoc nella quale vengono elencate una serie di buone pratiche da mettere in atto nelle abitazioni per evitare qualunque situazione di rischio.
Tuttavia, da Ats si precisa che “non esiste alcun tipo di rischio per l’utilizzo dell’acqua alimentare e non sussiste alcuna restrizione al normale svolgimento dell’attività nelle varie comunità (scuole, luoghi di lavoro, ecc..)”.
“Le Aziende Sociosanitarie Territoriali (Spedali Civili e Garda) – ha dichiarato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera – stanno fornendo ad ATS Brescia tempestivi aggiornamenti sul numero di casi e sugli esiti degli approfondimenti diagnostici effettuati. Attraverso i dati raccolti si sta mappando la diffusione territoriale del fenomeno”.
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