Da verifiche incrociate dei dati della Motorizzazione civile e delle dichiarazioni dei redditi è emersa una evasione fiscale che vede coinvolti medici di base e medici militari

Sette medici sono finiti nel mirino delle Fiamme Gialle in Campania per evasione fiscale. Le verifiche hanno riguardato, in particolare, camici bianchi impegnati, tra le loro attività, ad attestare l’idoneità psico-fisica necessaria per ottenere il rinnovo della patente. Tra loro figurano medici di base e medici militari, anche in pensione da non più di dieci anni.

Gli uomini della Finanza hanno lavorato su due binari, incrociando i dati raccolti.

Da un lato hanno analizzato gli attestati informatici sulle richieste raccolti dalla Motorizzazione civile, con i certificati di idoneità sottoscritti dal medici; dall’altro le dichiarazioni dei redditi dei sanitari nel periodo 2015-2016.

Gli accertamenti hanno consentito di verificare che molte delle visite non venivano dichiarate. Eppure risultavano tracciate dalla comunicazione informatica che  i sanitari, per legge, devono trasmettere alla Motorizzazione civile.

A conclusione delle indagini sono risultate sospette le posizioni di sette medici.

In totale gli indagati avrebbero eseguito, nel periodo considerato, circa 154mila visite per attestare l’idoneità psico-fisica di automobilisti che chiedevano il rinnovo della patente.

Uno dei medici, in particolare, sarebbe riuscito a effettuare ben 28mila visite in 506 giorni lavorativi. Si tratterebbe di circa 55 visite al giorno. Considerando la cifra di 16 euro di guadagno per ciascuna visita, l’entità dell’evasione, secondo la Finanza, sarebbe di circa 450mila euro.

Tre dei medici hanno subito ammesso la loro mancanza nelle dichiarazione dei redditi. Hanno quindi patteggiato la loro situazione con il Fisco pagando il dovuto all’Agenzia delle entrate. Gli altri quattro, invece, si sono opposti alla contestazione ricevuta. Per loro la vicenda potrebbe approdare davanti alle Commissioni tributarie.

I numeri farebbero sorgere dubbi sull’eccesiva frettolosità o addirittura inesistenza delle visite. Tuttavia, come riporta il Mattino, le Fiamme Gialle chiariscono che dalle verifiche documentali non può ricavarsi alcun ulteriore sospetto oltre l’evasione fiscale. Si tratta infatti di visite rapide che possono essere fatte in poco tempo.

 

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