L’operatore sanitario, accorso sul luogo di un incidente per soccorrere un motociclista, è stato colpito dal centauro riportando la frattura del naso

Ancora un’aggressione – la terza in 48 ore – ai danni di un operatore sanitario a Napoli. L’ultima vittima è un infermiere del  118 che ne è uscito con un trauma cranico e una frattura del naso guaribile in 25 giorni. Il sanitario faceva parte dell’equipaggio di un’ambulanza chiamata nella prima mattinata di lunedì per soccorrere i motociclisti coinvolti in un incidente stradale.

Secondo quanto ricostruito, un’altra ambulanza, già presente sul luogo del sinistro, si stava occupando del centauro che aveva riportato le conseguenze più gravi. L’altro paziente da caricare avrebbe quindi cominciato a criticare la scelta dei sanitari di trasportarlo all’Ospedale Cardarelli, la struttura più vicina e adeguata al caso.

L’uomo, secondo quanto raccontato dalla vittima, si sarebbe quindi diretto verso un muretto dove aveva lasciato la borsa e il casco. L’infermiere lo avrebbe seguito, pronto a intervenire qualora si fosse sentito male. A quel punto il centauro avrebbe cominciato a colpirlo con il casco. “Ero stordito e perdevo molto sangue – racconta il professionista al Mattino – .Sentivo che l’aggressore continuava a urlare contro di me finché l’autista del 118 che si trovava sull’ambulanza è corso in mio aiuto”.

Nonostante l’accaduto l’equipaggio ha comunque deciso di non interrompere i soccorsi e di trasportare il paziente in Ospedale.

Il personale ha quindi denunciato l’episodio e nel giro di poche ore l’aggressore è stato rintracciato e arrestato per lesioni colpose. Al momento del suo fermo gli agenti di Polizia avrebbero trovato una bustina di marijuana nella tasca del suo borsello. Successivi controlli presso la sua abitazione avrebbero portato al rinvenimento di altre piccole quantità di droghe leggere. L’uomo si trova dunque ai domiciliari, in attesa di essere giudicato per direttissima.

“Dopo i calci al basso ventre, il sequestro di un’autolettiga, oggi siamo alla follia pura con i familiari che pretendono di scegliere l’ospedale più gradito”. Sono le parole del presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Napoli, Ciro Carbone, a commento dell’episodio. “L’Ordine farà fino in fondo la sua parte”, afferma Carbone annunciando di avere già deliberato che l’Ordine si costituirà parte civile in un eventuale processo.

 

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