La vittima è un 64enne che era stato operato all’ospedale di Gallipoli per fare fronte a un’otturazione delle vie biliari

La Procura di Lecce ha aperto un’inchiesta per fare chiarezza sulle cause del decesso di un salentino di 64 anni. Il Pubblico ministero, in particolare, ha iscritto nel registro degli indagati 25 operatori sanitari in servizio presso il nosocomio di Gallipoli, struttura in cui si è consumata la tragedia.

L’uomo, come ricostruito dai familiari, era stato ricoverato il 29 dicembre a Copertino per un malessere che si protraeva da alcuni giorni. Presentava un colorito del viso giallastro. Il 4 gennaio era stato trasferito presso il reparto di Chirurgia del presidio ospedaliero di Gallipoli per essere operato. Gli era stata riscontrata, infatti, una otturazione delle vie biliari.

L’ intervento aveva avuto luogo il 7 gennaio e, a detta dei sanitari, l’esito era stato positivo. Dopo oltre, dieci giorni di degenza, tuttavia, la mattina del 19 gennaio era improvvisamente sopraggiunto il decesso.

I parenti hanno quindi deciso di presentare un esposto querela. L’intento è capire cosa sia successo e se siano ravvisabili eventuali responsabilità mediche sull’accaduto.

I magistrati hanno disposto il sequestro delle cartelle cliniche e conferito l’incarico per lo svolgimento  dell’autopsia, in programma nelle prossime ore. Gli avvisi di garanzia rappresentano un atto dovuto proprio per consentire agli indagati di nominare i propri consulenti in vista di un accertamento irripetibile quale l’esame necroscopico.

I rilievi medico legali dovranno verificare la sussistenza o meno di una causalità tra il decesso dell’uomo e la condotta di medici e personale sanitario nella gestione del paziente.

 

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