Parole taglienti e affettuose quelle del Capo dello Stato alla tradizionale celebrazione al Quirinale della Giornata promossa dall’Airc. “Ai malati vorrei chiedere di non perdere mai la speranza. Non c’è persona che, per quanto colpita dalla sofferenza, debba sentirsi inutile, accantonata o tantomeno di troppo”. 

Si è svolta venerdi 30 ottobre al Palazzo del Quirinale, la cerimonia per la 18ª Giornata Nazionale per la Ricerca sul Cancro nel corso della quale hanno preso la parola il Presidente dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, Giuseppe Torrani, il Direttore Scientifico del Beth Israel Deaconess Medical Center of Harvard Medical School, Pier Paolo Pandolfi, e il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.

Durante la cerimonia il Presidente ha consegnato il Premio Speciale AIRC “Credere nella Ricerca” al Vice Presidente dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro Giuseppe Della Porta, e al Direttore Scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia, Umberto Veronesi, per aver dato alla ricerca la visione e il sostegno necessario per rendere il cancro più curabile. L’intervento del Capo dello Stato: «Sono molto lieto di accogliervi al Quirinale, così come avviene ormai da molto tempo, per iniziativa dei miei predecessori – che pienamente condivido -, in occasione della celebrazione della giornata nazionale per la ricerca sul cancro. Negli ultimi anni sono stati compiuti passi in avanti fondamentali nella lotta contro forme di malattia accomunate da questo nome. Il tasso di mortalità di chi è affetto da patologie oncologiche è sensibilmente diminuito.

Alla ricerca sul cancro bisogna dedicare tutte le energie a disposizione, pubbliche e private. Nella lotta senza quartiere al cancro resta fondamentale che le risorse pubbliche indirizzino ampie opportunità di finanziamento alla ricerca. Va ribadito che anche la ricerca privata svolge, in questo settore, un ruolo sempre più decisivo. La collaborazione tra pubblico e privato non soltanto è auspicabile, ma va favorita e diffusa a tutti i livelli, nazionale e internazionale. Naturalmente, le istituzioni pubbliche non possono venir meno al loro ruolo essenziale: quello di garantire una ricerca indipendente, slegata da ogni condizionamento di mercato, capace di dare risposte anche nei casi di malattie rare o molto rare. Nella lotta al cancro la prevenzione svolge un ruolo decisivo.

L’opera di prevenzione e di diagnosi precoce, resa possibile grazie al progresso scientifico, consente di ridurre l’impatto umano e sociale di quello che resta comunque la causa di drammi personali e familiari. Nuovi farmaci, nuove cure, nuove tecniche chirurgiche consentono, inoltre, un trattamento dei pazienti sempre meno invasivo.  La parola “speranza” non è più un miraggio, ma una prospettiva concreta. Gli importanti risultati ottenuti ci dicono con chiarezza che finanziare la ricerca oncologica è stata, da sempre, la scelta vincente. E ci dicono anche che dobbiamo continuare, con determinazione, generosità, e lungimiranza, lungo questa strada.

Appare, anche in questo senso, particolarmente apprezzabile il lavoro svolto dall’AIRC per informare l’opinione pubblica sulle scoperte della medicina e sulle nuove linee guida. E’ importante che sul tema vengano veicolate sempre maggiori informazioni che devono essere chiare, corrette e misurate. Da qui si comprende il ruolo fondamentale dei media, anche loro chiamati a una grande responsabilità.

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