La donna era stata investita mentre attraversava la strada ma non sembrava in gravi condizioni. Il medico e l’infermiera dell’ambulanza sono stati iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo

Era stata investita mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. Sembrava essersela cavata in quanto l’auto non l’aveva colpita in pieno; probabilmente era stato l’urto con uno specchietto retrovisore a farla cadere a terra, ma le sue condizioni non sembravano particolarmente gravi tanto che, trasportata in ambulanza al Pronto soccorso dell’Ospedale Giovanni Bosco di Torino, le era stato attribuito un codice di urgenza media, il codice giallo. A circa un’ora e mezza di distanza dall’incidente però la situazione è precipitata e la donna è deceduta a causa, si ipotizza, di gravi lesioni interne all’addome invisibili dall’esterno.

La morte della 58enne ha portato all’apertura di un duplice procedimento. Il conducente della vettura, un uomo di 41 anni, è accusato del nuovo reato di omicidio stradale, anche se non era in stato di alterazione mentre guidava, sarebbe risultato negativo all’alcol test, e si è fermato immediatamente a soccorrere la vittima dopo averla investita involontariamente.

Per chiarire le cause della morte ed accertare eventuali responsabilità mediche, inoltre, la Procura ha aperto un’inchiesta disponendo l’esame autoptico sul corpo della vittima e iscrivendo nel registro degli indagati per omicidio colposo il medico e l’infermiera del 118 che erano a bordo dell’ambulanza e che hanno prestato i primi soccorsi alla donna; un atto dovuto che consentirà loro di nominare un perito di parte.

Il Pm intende chiarire in particolare se, in seguito all’incidente, una diversa valutazione delle condizioni della donna avrebbe potuto rendere più tempestivi i soccorsi, magari con l’attribuzione di un codice di urgenza più adeguato alla reale situazione. Fin da subito, appena soccorsa, la 58enne si lamentava con le persone accorse di un forte dolore a un fianco; secondo le testimonianze dei presenti, tra cui il marito della signora, accorso nel frattempo sul luogo dell’incidente, tale dolore sarebbe stato riportato anche al medico al momento di salire sull’ambulanza.

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