Dopo tanta attesa da parte dei pazienti colpiti, c’è finalmente il via libera del Ministero della Salute sugli indennizzi per i danni da Talidomide

L’attesa è stata lunga, ma finalmente è giunto il via libera del Ministero della Salute agli indennizzi per i danni da Talidomide per i pazienti che ancora non ne avevano diritto.

Il ministro Beatrice Lorenzin ha infatti firmato il regolamento che prevede l’estensione degli indennizzi per i danni da Talidomide – anche a chi finora ne era stato escluso.

Vale a dire, i nati prima del 1959 e dopo il 1965.
Gli indennizzi per i danni da Talidomide finora erano stati riconosciuti solo ai nati entro questo arco temporale.
La notizia è stata diffusa con un comunicato del ministero.
In esso si spiega che “l’indennizzo già riconosciuto ai nati dal 1959 al 1965 è stato esteso dalla normativa citata anche ai nati nel 1958 e nel 1966, nonché ai soggetti che, ancorché nati al di fuori del periodo 1958-1966, presentano malformazioni compatibili con la sindrome da talidomide”.

L’approvazione del regolamento attuativo avviene a oltre un anno dalla modifica della legge che dal 2009. 

Questa ha riconosciuto, di fatto, il diritto al risarcimento del danno per i pazienti trattati col Talidomide.
D’ora in avanti, infatti, anche se sarà necessario attendere i tempi tecnici per la pubblicazione del nuovo regolamento sulla Gazzetta Ufficiale, per i pazienti che hanno subito danni cambieranno molte cose.
“Sarà dunque possibile – si legge nella nota ministeriale – procedere all’esame delle istanze presentate da tutti coloro che rientrano nel campo di applicazione della nuova normativa e procedere all’erogazione dell’indennizzo a favore degli aventi diritto”.
Grande soddisfazione è stata espressa da Tina Romanelli, presidente dell’associazione “Farfalle senza Ali”.
“Dopo un lunghissimo calvario – dichiara Romanelli – siamo giunti al traguardo dopo il massimo impegno da parte di tutte le istituzioni coinvolte”.
La Romanelli ha voluto poi ringraziare il ministro Lorenzin per quanto fatto.
Il ministro “ci ha sempre accolto, manifestando grande disponibilità per la nostra vicenda”.
“L’anno trascorso dall’approvazione della legge – ha concluso – è stato necessario per trovare le risorse finanziarie per coprire le nuove spese”.
Il nuovo regolamento sarà a breve pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
 
 
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