È stato pubblicato dal Ministero della Salute il nuovo documento contente le linee guida “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2019-2020”.

Il documento riporta in tabella le categorie dei soggetti “ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza” per i quali è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente la vaccinazione.

Si tratta di:

  • Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza;
  • Soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza:
    • a) malattie croniche a carco dell’apparato respiratorio;
    • malattie dell’apparato cardio-circolatorio;
    • diabete mellito e altre malattie metaboliche;
    • insufficienza renale/surrenale cronica;
    • malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie;
    • tumori;
    • malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV;
    • malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali;
    • patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici;
    • patologie associate a un aumento rischio di aspirazione delle secrezioni respiratore;
    • epatopatie croniche.
  • Soggetti di età pari o superiore a 65 anni;
  • Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale;
  • Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti;
  • Familiari a contatti di soggetti ad alto rischio di complicante.

E’ parimenti, raccomandata la vaccinazione ai soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori quali:  medici e personale sanitario, forze di polizia, vigili del fuoco; o personale che per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani, quali allevatori, addetti all’attività di allevamento, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari pubblici e libero professionisti. Tra le altre categorie sono invece, indicati di donatori di sangue.

Il Ministero precisa, tuttavia, che non si tratta di un elenco esaustivo e che pertanto i sanitari “dovrebbero applicare il loro giudizio clinico per tenere conto del rischio di influenza che aggrava eventuali malattie di base che un paziente può avere, così come il rischio di gravi malattie derivanti dall’influenza stessa. Il vaccino antinfluenzale dovrebbe essere raccomandato, in questi casi, anche se l’individuo non appartiene ai gruppi di rischio clinici specificati”.

Il generale il vaccino antinfluenzale – chiarisce il Ministero –  è raccomandato per tutti i soggetti a partire dai 6 mesi di età che non hanno controindicazioni al vaccino.

Nei bambini di età inferiore ai 6 mesi il vaccino antinfluenzale non è sufficientemente immunogenico e pertanto, non conferisce una protezione sufficiente. Pertanto, l’immunizzazione con i vaccini influenzali attualmente disponibili non è autorizzata per l’uso o raccomandata per i bambini di età inferiore a 6 mesi.

L’inserimento dei bambini e adolescenti sani nelle categorie da immunizzare prioritariamente contro l’influenza stagionale è oggetto di discussione da parte della comunità scientifica internazionale.

Attualmente – fa sapere il Ministero – esistono sul territorio nazionale più Regioni che offrono gratuitamente, su richiesta, la vaccinazione ai bambini e adolescenti sani a partire dai 6 mesi di età.

Tuttavia, l’inserimento d questa nuova offerta vaccinale nel calendario nazionale sarà valutato nel corso del processo di aggiornamento del PNPV, che si completerà entro l’anno.

Per apportare elementi utili a questa valutazione l’ISS effettuerà, in collaborazione con le regioni interessate, una rilevazione dei comportamenti regionali in atto e una valutazione di fattibilità di questa vaccinazione.

Le raccomandazioni del Ministero

Il documento poi raccomanda con la massima evidenza “di migliorare la partecipazione alla sorveglianza virologica da parte dei MMG e PLS partecipanti alla sorveglianza epidemiologica di tutte le regioni.

In tal modo si potrà stimare l’impatto dell’influenza confermata e l’efficacia vaccinale sul campo dei vaccini antinfluenzali, nei soggetti di tutte le età non ospedalizzati”.

Si specificano anche gli obiettivi di copertura, per tutti i gruppi target:

il 75% come obiettivo minimo perseguibile

il 95% come obiettivo ottimale.

È quindi necessario, secondo il documento ministeriale, raggiungere gli obiettivi di copertura già stabiliti dalla pianificazione nazionale (Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale) e individuare tutte le modalità necessarie per il loro raggiungimento, soprattutto quelle utili per il raggiungimento dei gruppi a rischio.

Le regioni, per assicurare che la massima copertura vaccinale, attiveranno, con il coinvolgimento dei MMG e PLS, azioni di offerta attiva di provata efficacia nei confronti delle persone idonee alla vaccinazione.

In generale, è richiesto, lo svolgimento di iniziative volte a promuovere fortemente la vaccinazione antinfluenzale di tutti gli operatori sanitari, in tutte le occasioni possibili.

I benefici del vaccino tra tutti i gruppi raccomandati dovrebbero essere comunicati e la vaccinazione resa accessibile il più facilmente possibile.

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