Il trattamento combina in basse dosi i tre principi attivi telmisartan, amlodipina e clortalidone. Esso ha mostrato miglioramenti significativi rispetto al corrente sistema basato su una sola sostanza.

Novità importanti per chi soffre di ipertensione. Secondo uno studio condotto dall’Università del New South Wales a Sydney, la combinazione di tre farmaci a basso dosaggio migliorerebbe del 27% il controllo dell’ ipertensione rispetto all’assunzione della singola pasticca.

Un risultato che ridurrebbe ulteriormente il rischio di attacchi cardiaci e di ictus.

Come noto, l’ ipertensione è la principale causa di morte e di malattie croniche al mondo e lo studio, pubblicato sul Journal of the American Medical Association, riveste quindi una notevole importanza.

La ricerca australiana, infatti, indica che il triplo farmaco può essere una misura di prevenzione di basso costo nelle popolazioni di medio e basso reddito.

Il trattamento studiato dai ricercatori va a combinare in basse dosi i tre principi attivi telmisartan, amlodipina e clortalidone.

Esso ha mostrato miglioramenti significativi rispetto al corrente sistema basato su una sola sostanza.

Lo studio

La sperimentazione ha seguito 700 pazienti con ipertensione in Sri Lanka. Questi, su base casuale, hanno assunto il farmaco prescritto dal proprio medico oppure la tripla pillola.

Ebbene, dopo sei mesi la tripla pillola aveva ridotto la pressione del sangue al livello target nel 70% dei pazienti, contro il 50% del nel gruppo di controllo.

Risultati incredibili quelli registrati. Sebbene però in chi ha assunto le tre pillole si siano riscontrati maggiori effetti collaterali.

“Lo studio – scrive la cardiologa Anushka Patel, autrice principale della ricerca – ha rilevanza globale. Mentre l’esigenza più pressante, dalla prospettiva dell’incidenza globale della malattia, è nei paesi di medio e basso reddito, è ugualmente importante in paesi come l’Australia e i paesi europei, dove i tassi di controllo dell’ipertensione raggiungono solo il 40-50%”.

Secondo i ricercatori, questo trattamento può inoltre ridurre gli impegni di tempo dei medici e dei pazienti e così abbassare i costi dei sistemi sanitari.

Ciò in quanto consente ai pazienti di tornare a intervalli meno frequenti a visita per verificare se raggiungono gli obiettivi nelle visite richieste per adeguare i trattamenti e le dosi.

 

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