L’intervento rivoluzionario all’Ospedale Molinette di Torino ha visto una laringe ricostruita con muscoli del collo in un paziente malato di tumore

Si torna a parlare dell’Ospedale Molinette di Torino per un altro intervento innovativo. Questa volta si tratta di una laringe ricostruita con muscoli del collo, una procedura estremamente nuova e in grado di fornire ai pazienti importanti benefici.

A subire l’intervento che ha visto una laringe ricostruita con muscoli del collo è stato un 73enne affetto da recidiva di tumore laringeo che, dopo 10 giorni dall’operazione, è tornato alla sua normale attività lavorativa e di relazione. L’uomo ha ripreso a parlare e a deglutire dopo che, per problemi oncologici, gli era stata asportata parte della laringe.

L’intervento, effettuato in Italia per la prima volta dal professor Giancarlo Pecorari presso l’Otorinolaringoiatria universitaria delle Molinette diretta dal professor Roberto Albera, costituisce una rivoluzione nel campo della patologia oncologica della laringe.

I benefici per i pazienti, infatti, sono enormi: ripresa fonatoria e deglutitoria in tempi rapidissimi, assai più brevi rispetto a quelli che si hanno con la tecnica utilizzata fino ad oggi.

L’operazione è stata eseguita in modo differente rispetto agli altri interventi di laringectomia subtotale, in quanto si è trattato di una completa ricostruzione della laringe con i muscoli del collo. È stata cioè effettuata una plastica laringea (laringoplastica), operazione che consente al paziente di riprendere a parlare, bere e mangiare in tempi rapidissimi, senza danni permanenti e con una altissima percentuale di guarigione.

Non solo. Con questo tipo di tecnica chirurgica, il ricovero in ospedale viene più che dimezzato rispetto alla tecnica tradizionale, la ripresa della deglutizione è rapida ed efficace con un ridotto disagio psicologico per il paziente.

Le tecniche utilizzate normalmente prevedono – se il tumore è di piccole dimensioni -interventi conservativi con il laser; se, invece, le dimensioni sono più estese, vengono effettuate laringectomie parziali o subtotali dove, una volta asportata la parte di laringe affetta dal tumore, si ricostruisce la laringe stessa unendo le strutture residue.

Questo tipo di interventi, però, pur portando a guarigione il paziente in un’alta percentuale dei casi (70-80%), comportano una ripresa molto lenta della deglutizione. Ma ci sono casi in cui la deglutizione può addirittura rimanere alterata per tutta la vita.

Il tumore maligno della laringe è il più frequente del distretto testa–collo e rappresenta circa il 2,5% di tutte le neoplasie maligne nell’uomo e lo 0,5% nella donna.

In Italia vengono diagnosticati circa 5 mila nuovi casi di tumore della laringe ogni anno e interessano soprattutto soggetti con età compresa tra 50 e 70 anni. Le modalità di trattamento (Radioterapia–Chemioterapia e Chirurgia) variano a seconda della sede e delle dimensioni del tumore.

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