Il provvedimento nei confronti della Asl in sede civile arriva dopo la condanna penale di due medici per la morte di un giovane 31enne 

E’ un risarcimento milionario quello che L’Azienda Usl Toscana Centro dovrà liquidare al padre di un giovane ex-paracadutista della Brigata Folgore deceduto nel 2009 all’età di appena 31 anni, in forza di una recente sentenza emessa dal Tribunale civile di Firenze.

Il ragazzo in preda a febbre, tosse e a un dolore toracico mai regredito si era recato ben due volte presso il Pronto soccorso dell’Ospedale di Empoli, dove gli venne espressa, in entrambi in casi, una diagnosi di broncopolmonite con conseguente terapia antibiotica da svolgere a casa. Ma vista l’inefficacia di tale terapia e l’aggravarsi del suo quadro clinico, il giovane venne ricoverato nel reparto di pneumologia dello stesso ospedale.

Solo dopo oltre due settimane dal ricovero, a 35 giorni di distanza dall’esordio sintomatologico, gli venne effettuata una Tac al torace con successiva biopsia midollare. Gli accertamenti portarono i medici a una diagnosi di leucemia mieloide acuta, ormai in stato avanzato: Le successive terapie si rivelarono vane. Le condizioni del 31enne erano ormai compromesse e l’ex militare morì dopo pochi giorni.

La vicenda aveva già visto la condanna, in sede penale, di tre medici del nosocomio empolese nel 2014 per il reato di omicidio colposo. I camici bianchi furono condannati a quattro anni di reclusione con la sospensione condizionale e la non menzione; uno di loro fu successivamente assolto in appello. Il Tribunale penale di Firenze aveva disposto in primo grado il risarcimento dei danni in solido da parte degli imputati fissando una provvisionale immediatamente esecutiva di 20mila euro per ciascuna parte civile.

Nei giorni scorsi il Tribunale civile ha quantificato l’importo da liquidare, disponendo un risarcimento a cinque zeri. L’Azienda sanitaria, inoltre, rischia di dover risarcire altri parenti stretti della vittima, nello specifico il fratello e i nipoti, che nel frattempo hanno intentato una separata causa civile.

 

Hai avuto un problema analogo e ti serve una consulenza gratuita? scrivi a redazione@responsabilecivile.it o telefona al numero 3927945623 

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui