Succede al pronto soccorso dell’ospedale Galliera, di Genova. Qui, in assenza di un angiografo, fino ad agosto non si visiteranno i cardiopatici.

Ha creato un piccolo caso l’ospedale Galliera di Genova dove, al momento, manca un angiografo. Un’assenza che ha dato vita a una querelle in quanto – fino ad agosto – i cardiopatici pare non saranno visitati.

L’angiografo deve infatti essere sostituito e ne arriverà un nuovo entro luglio. La ‘chiusura’, dovuta alla rottura dell’angiografo, è prevista da martedì fino al 31 agosto.

Ma la reazione dei consiglieri Pd Lunardon, Rossetti e Ferrando alla notizia della ‘chiusura’ del pronto soccorso del nosocomio ai pazienti con patologie cardiache gravi, non si è fatta attendere.

“L’ospedale Galliera deve sostituire un angiografo – hanno scritto in una nota – e come conseguenza il pronto soccorso chiude le porte fino ad agosto a chi ha subito un infarto o è affetto da altre patologie cardiologiche. Una decisione sorprendente e grave”.

“Alisa, attraverso il dipartimento interaziendale che dovrebbe prevedere problemi, organizzare risposte e ridurre i rischi per i cittadini – prosegue la nota -, si regge sugli scongiuri del suo direttore”.

Ora, conclude la nota “l’assessore Viale chiarisca a cosa serve Alisa e perché non funziona. Soprattutto venga in Consiglio a dire cosa prevede per la sicurezza dei cittadini”.

Ma è possibile che se manca un angiografo il pronto soccorso debba bloccarsi per i pazienti con patologie cardiache?

A rispedire le accuse al mittente ci pensa la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria, Sonia Viale. 

“Il Pd la smetta di fare allarmismo per nascondere la verità: questa Giunta sta provvedendo a fare quello che loro non hanno mai fatto in dieci anni di amministrazione regionale”.

Ma non è tutto.

Viale ha ricordato come la sostituzione dell’angiografo si inserisca in un più generale progetto di rinnovamento del parco tecnologico del sistema sanitario regionale.

“L’anno scorso è stato sostituito l’angiografo dell’ospedale Villa Scassi e quest’anno viene sostituito un angiografo del Galliera” ha detto Viale.

“La nuova apparecchiatura – ha aggiunto l’assessore – verrà consegnata nei primi giorni di luglio ma occorre almeno un mese per provvedere a tutte le opere propedeutiche all’installazione”.

Le tempistiche lunghe, secondo Viale, sono necessarie per consentire che tutto avvenga in sicurezza.

Quanto all’accusa di chiudere il pronto soccorso ai cardiopatici, ha dichiarato che il sistema provvederà solo a un alleggerimento degli accessi al pronto soccorso dell’ospedale.

“ Peraltro – ha concluso Viale -, il Galliera possiede due angiografi: l’altro apparecchio continuerà a essere utilizzato per tutte le visite e gli esami programmati e anche in caso di emergenza“.

 

 

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