Confermato in extremis l’aumento di due miliardi previsto dal Def  

Scongiurate le preoccupazioni della vigilia. Il disegno di legge di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2017 e per il triennio 2017-2019, varato sabato scorso dal Consiglio dei Ministri, conferma l’aumento di due miliardi destinati al Ssn, portando a 113 miliardi il finanziamento al Fondo sanitario nazionale, come previsto dal Def.

Lo comunica Palazzo Chigi, in una nota in cui, in riferimento alla voce ‘sanità’, si sottolinea che “vengono introdotte finalizzazioni per cure avanzate (farmaci oncologici, per l’epatite C etc) e per la stabilizzazione di giovani medici e infermieri”.

Lo stesso Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel corso della conferenza stampa di presentazione della manovra, ha confermato che “il miliardo in più è stato ballerino fino all’ultimo”, specificando che tale miliardo andrà alle “nuove terapie oncologiche, come da richiesta che ci hanno fatto medici e pazienti, per i farmaci contro l’epatite C (su cui stimiamo che in 3 anni possiamo arrivare a cambiare la vita di molte persone), sul Piano vaccini e per la stabilizzazione di medici e infermieri”.

LE REAZIONI

LORENZIN SU TWITTER: Piena soddisfazione del Ministro della Salute espressa con due ‘cinguettii su Twitter. “Fondo a 113 miliardi. 2 in più. La #salute al centro: piano vaccini, farmaci oncologici innovativi, stabilizzazione precari in #sanità”. E ancora “Non solo niente taglio, ma due miliardi in più e assunzione di oltre 7mila precari”.

BONACCINI: “La notizia che il fondo sanitario mantiene l’incremento previsto nel Def e sarà di 113 miliardi è un fatto molto importante, che conferma il patto siglato a febbraio dalla Conferenza delle Regioni con il Governo; così come gli stanziamenti per le assunzioni di medici e infermieri, che danno una prospettiva concreta di stabilizzazione ai professionisti dopo il parziale blocco del turn over”. È il commento del Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini – “Fondamentale anche lo stanziamento di risorse per le politiche vaccinali, per contrastare il calo della copertura nella popolazione. Il lavoro di confronto fatto a Palazzo Chigi, per il quale ringrazio il sottosegretario De Vincenti e la Ministra Lorenzin, proseguirà ed il 20 di ottobre in Conferenza delle Regioni entreremo nel dettaglio delle singole misure. Dovremo lavorare bene sui risparmi delle centrali di acquisto e sui costi, ancora troppo disomogenei nelle regioni, della farmaceutica territoriale. Per liberare ulteriori risorse all’interno del Fondo Sanitario Nazionale e dare maggiore prospettiva agli investimenti in sanità”.

GELLI: “Come già annunciato a più riprese, il Fondo per la sanità sale e arriva a 113 mld come previsto dall’intesa Stato Regioni”. Così il deputato e responsabile sanità del Pd, Federico Gelli. “Ora potremo dare il via ai nuovi Livelli essenziali di assistenza, riusciremo a finanziare i nuovi farmaci innovativi oncologici e per l’epatite C, rinnoveremo i contratti, come già promesso da mesi, dando seguito alla sentenza della Consulta, e finanzieremo il nuovo Piano vaccini. Inoltre, aumenterà di 50 mln anche il Fondo per la non autosufficienza. C’è poi da segnalare la nuova campagna di assunzioni che sarà possibile effettuare per medici e infermieri strutturalmente carenti nel nostro sistema sanitario. Mentre in questi mesi di campagna referendaria le opposizioni ci attaccavano parlando di presunti tagli alla sanità, il Governo ha lavorato in silenzio per mettere in campo l’ennesima Manovra espansiva con l’obiettivo di ridare slancio al Paese e migliorare le tutele per i cittadini. Ancora una volta il Governo Renzi si è caratterizzato per essere il Governo del fare”.

MANGIACAVALLI (IPASVI): “E’ un buon inizio. Un segnale di attenzione che ormai da tempo la sanità aveva dimenticato sotto i colpi di un’economia che non perdona. E un segnale di ascolto anche a tutti gli allarmi e le evidenze che in questi mesi abbiamo lanciato come Federazione per i nostri professionisti a chi gestisce la sanità”. E’ il commento di Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi. “Il rispetto della crescita del fondo sanitario nazionale di due miliardi rispetto al 2016, consente di salire il primo gradino di quel modello di assistenza disegnato con i nuovi Lea, con i bisogni legati ai farmaci innovativi e alla necessaria battaglia contro patologie come l’epatite C che riguardano centinaia di migliaia di cittadini. E’ positiva anche l’attenzione ai professionisti della sanità che da anni soffrono un’attesa di nuovi contratti e di reintegro di organici ormai allo stremo. Un inizio per ora”.

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