Il testo, con importanti revisioni rispetto alla stesura iniziale, è atteso ora in Senato

Con 290 voti a favore, 118 contrari e tre astenuti la Camera dei Deputati ha approvato ieri in prima lettura la legge di bilancio 2017. La parola passa ora al Senato, dove la discussione inizierà la prossima settimana dopo la pausa referendaria.

In ambito sanitario, il testo approvato presenta diversi cambiamenti rispetto alla sua stesura iniziale; dalla possibilità per i Presidenti delle Regioni di essere nominati commissari ai fondi per i rinnovi contrattuali del personale dipendente e convenzionato del Ssn (che saranno vincolati al Fondo sanitario nazionale), passando per la continuità contrattuale per i ricercatori con contratti flessibili degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) e degli Istituti zooprofilattici sperimentali (Izs).

“Sulla sanità – ha affermato il premier, Matteo Renzi – le polemiche stanno a zero. C’è un aumento evidente, 113 miliardi, due in più oltre a interventi in materia di nuovi farmaci oncologici e vaccini, stabilizzazione medici e infermieri». Renzi ha inoltre rimarcato l’incremento del fondo per la non autosufficienza a 450 milioni, “più 50 rispetto all’anno scorso” e l’allocazione di 1,6 miliardi da parte del Governo su Taranto.

Rimanendo sulle cifre, il ddl istituisce due fondi da 500 milioni annui ciascuno per i farmaci innovativi e per gli oncologici innovativi; in tal senso la determinazione di innovatività non potrà essere adottata senza il parere della Commissione tecnico-scientifica (Cts) dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). Viene inoltre istituito un fondo da 300 milioni di euro annui per l’Azheimer mentre,  per quanto riguarda la cura dei soggetti affetti da disturbo dello spettro autistico, in aggiunta ai 5 milioni di euro previsti, vengono trasferite nel Fondo per l’autismo le risorse dello stesso Fondo non utilizzate nel 2016.

Tra le novità inserite nel maxiemendamento che si accinge a passare al vaglio di Palazzo Madama vi è poi l’articolo che riguarda le procedure pubbliche di acquisto, che avranno come base d’asta il prezzo medio di mercato dei farmaci generici biosimilari e non il prezzo massimo di cessione al Ssn del farmaco biologico di riferimento. Cambia, inoltre rispetto alla prima versione della manovra la soglia di deficit che fa scattare i piani di rientro per gli ospedali passando dal 5 al 7%, a fronte del  limite attuale del 10%.

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