La pratica dei massaggi low cost in spiaggia non sarebbe priva di rischi, tra cui il peggioramento della circolazione e le micro-fratture

È sempre più diffusa la pratica dei massaggi low cost in spiaggia, e sono in tanti a usufruirne. Ma è bene fare attenzione perché, secondo gli esperti, danneggerebbero la circolazione venosa e linfatica e provocherebbero micro-fratture e lussazioni. A dirlo è Dario Montorfano, fondatore della Scuola nazionale di massaggio Tao, che lancia un allarme sul dilagare dei massaggi low cost in spiaggia.
“In Italia – dichiara Montorfano – purtroppo manca ancora un albo riconosciuto dal Ministero della salute per i professionisti certificati del mondo del massaggio. Un ritardo che può compromettere la salute dei consumatori”.
Ma quali sono i rischi dei massaggi low cost in spiaggia?
Tra i principali, vi è quello di contratture, ma anche il peggioramento della circolazione di ritorno sia venosa che linfatica è uno dei più concreti.
Nei casi più gravi, poi, si rischiano micro-fratture e lussazioni. Purtroppo questo tipo di problematiche non sono infrequenti tra chi si affida ad ambulanti pagando magari soltanto 10 euro per un massaggio.
Ma i problemi sono anche di natura igienica. Se consideriamo infatti che i massaggi low cost vengono effettuati al mare, tra la sabbia, bisogna ricordare che è molto difficile mantenere gli standard di un centro massaggi. L’impossibilità di lavarsi le mani, infatti, contribuisce alla trasmissione di malattie quali dermatiti e micosi.
“Prima di massaggiare una persona – dichiara Montorfano – è basilare che l’operatore sappia cosa c’è sotto la zona che sta massaggiando, quali sono le cause dell’eventuale disturbo e se il massaggio è indicato in quello specifico caso. Inoltre sul corpo umano si hanno delle zone su cui è possibile massaggiare, altre dove il massaggio deve essere praticato con molta attenzione e altre ancora che sono assolutamente interdette”.
Insomma, secondo Montorfano solo un massaggiatore professionista, che diventa tale a seguito di un percorso professionale, sa dove mettere le mani.
Ma non è tutto. L’esperto mette in guardia sui rischi dei prodotti che vengono utilizzati per i massaggi low cost in spiaggia. Per ragioni di costi, infatti, si tratta spesso di prodotti scadenti o addirittura di unguenti fatti in casa, che potrebbero facilmente provocare allergie o irritazioni. Non sono pochi, peraltro, i casi di ustioni dovute all’esposizione al sole perché la pelle assorbendo questi componenti privi di filtri solari, limita le azioni delle creme protettive solari.
Come combattere, dunque, questo tipo di pratica così dannosa per i consumatori, dal momento che non esiste un albo riconosciuto dal Ministero della salute dei professionisti certificati legati al mondo del massaggio?
A questo proposito Montorfano ha dichiarato: “Ci stiamo battendo con le istituzioni perché provvedano al più presto a istituirlo, poiché i consumatori ad oggi non hanno ancora la sicurezza di rivolgersi a massaggiatori professionali, e questo, oltre a danneggiare seriamente la categoria, rischia di provocare serie conseguenze anche su persone scarsamente o poco informate”.
 
 
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